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Il lupo può diventare un opportunità turistica ma…

Ispra ha espresso parere tecnico favorevole alla cattura di lupi e/o ibridi presenti nella zona dell'Argentario, Porto Ercole e Feniglia, considerando positivamente la richiesta dei Comuni locali

Molte le considerazioni in merito.
1) Nell’area considerata è presente un branco, riprodottosi l’anno passato. I giovani di quasi un anno hanno cominciato ad esplorare le aree limitrofe alle zone boscose dove si sono riprodotti, facendosi avvistare più volte nelle aree intorno ai paesi. Questa è una normale fase nella vita di un giovane lupo, nella quale l’esplorazione del territorio comporta anche la frequentazione di aree periurbane limitrofe ad aree naturali.
2) Questo nucleo occupa un territorio ricco di attività turistiche. La presenza del lupo in un’area simile va ovviamente attentamente monitorata. Gli avvistamenti ripetuti hanno creato nella cittadinanza allarme sociale. Da sottolineare come, a parte avvistamenti ripetuti e una probabile predazione notturna su gatto randagio, nessun comportamento di aggressività verso le persone è mai stato mostrato per ora.
3) Nel caso di effettivo pericolo per l’incolumità delle persone è giusto rimuovere un animale. Una strategia tale permette di salvaguardare l’intera specie da danni ben più gravi.
4) Il parere di Ispra sembra fuori luogo in questo momento storico, in quanto apre un precedente pericolosissimo. Il permesso a catturare, traslocare, captivare o abbattere un lupo (o ibrido) per un ipotetico procurato allarme sociale, apre la porta a innumerevoli richieste simili da parte di altri comuni e Istituzioni.
Oggi la popolazione di lupo è ben distribuita, e la presenza della specie si rileva anche in aree periurbane e abitate, dove per le persone è ovviamente più frequente avvistare alcuni esemplari. Questo non significa si abbia a che fare sempre con individui confidenti o problematici, ma le situazioni vanno analizzate con attenzione e scientificità, senza lasciarsi guidare da emotività nelle scelte.
5) Ribadiamo che la legislazione, ad oggi, non fa differenza tra lupi ibridi e lupi puri.
Nel caso di animali confidenti o pericolosi, si tratti di lupi puri o meno, la strategia da adottare è la stessa. La possibilità di soppressione, nel caso si tratti di ibrido, paventata dalla nota di Ispra, per questo appare fuori luogo e decisamente anche controproducente in un momento storico simile, nel quale la caccia alle streghe è sempre dietro l’angolo.
6) La scelta di Ispra ha l’effetto di scaldare gli animi su un fronte molto delicato, nel quale qualsiasi mossa andrebbe valutata molto più approfonditamente (cosa che in questo caso evidentemente non è stata fatta).
Paradossalmente, questo parere tecnico di Ispra provoca l’ira di animalisti, ambientalisti, cittadini fruitori del territorio e anche allevatori. Questi ultimi infatti vedono le Istituzioni agire in un contesto dove il conflitto con zootecnia non è certo il problema.
Ultima considerazione, al di là della delle riflessioni sulla gestione di individui problematici, e sulla loro effettiva pericolosità.
La presenza del lupo in un territorio votato al turismo, come l’Argentario, può essere un ulteriore opportunità di sviluppo per l’area. Il lupo, come poche altre specie, sa attrarre turismo e quindi muovere anche l’economia dei posti. Sfruttare questa nuova presenza, in un’area tra l’altro dove la zootecnia è pressoché assente (unico vero conflitto che può nascere tra lupo e uomo), può essere un’opportunità.
Al di là del valore ecologico ed etico che questa presenza certamente ha, un territorio dovrebbe cogliere anche le altre possibilità che questo predatore dona, con la sua sola presenza.

Fonte: Canis Lupus Italicus

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