macellazione rituale

  • Belgian ban on religious animal slaughter angers Jewish and Muslim communities

    A controversial decision by the Belgian region of Flanders to ban ritual animal slighter for religious purposes has angered the country’s large Jewish and Muslim minorities, both of whom view the move as evidence that the national government in Brussels is taking a more aggressive approach towards targeting religious communities in the staunchly secular, bilingual country that also serves as the base for the European Union’s main institutions.

    While the law has only come into force in the Flemish-speaking north of the country, it will soon also become the law of the land in Francophone Wallonia. The new legislation sees Belgium join Sweden, Norway, Iceland, Denmark, the Netherlands, and Slovenia, who also have laws that ban religious communities from carrying out

    The ban received strong support from animal rights activists and Belgian nationalists, both of whom oppose outward displays of religious behaviour. Animal rights lobbyists successfully lobbied both the Flemish and Wallonian regions with an argument that under Muslim halal and Jewish kosher rituals do not allow for the animal to be sedated prior to being slaughtered, something militant animal rights groups say is a violation of the animals’ rights.

    The religious authorities from both the Jewish and Muslim communities in Belgium condemned the ban and defended their centuries-old slaughtering rituals as both religions require the animal to be “in perfect health and to be killed in a way that meets strict hygienic standards and ensures that the meat, when later consumed, is both clean and safe.

    Under kosher and halal requirements an animal has to be in perfect health before it’s killed, which precludes stunning methods. However, they’re required to be slaughtered with an extremely sharp knife in a single, deep cut to the throat. According to proponents, it results in a faster, more painless death than non-kosher or -halal slaughtering.

    Belgium is home to more than 800,000 Muslims (the highest comparative number in the European Union) and approximately 45,000 Jews, out of a total population of just over 11.4 million people.

    The new law was championed by a right-wing Flemish nationalist, Ben Weyts, a man who came under heavy criticism in 2014 for attending the 90th birthday of Bob Maes, the far-right Belgian politician who collaborated with the Nazi occupation of Belgium during World War II.

  • La Ue lascia andare al macello i suoi principi

    In uno degli ultimi numeri Il Patto Sociale, in un articolo di Anastasia Palli, ha affrontato il problema della macellazione rituale, macellazione che, come è noto, procura grandissimo stress e dolore all’animale perché avviene per dissanguamento mentre l’animale è perfettamente cosciente. La macellazione rituale è imposta da alcune religioni, quali la musulmana e l’ebraica. Una recentissima nota di ANMVI Oggi, il bollettino online dei veterinari, ritorna sul problema che al Parlamento europeo era stato sollevato dall’eurodeputato spagnolo Florent Marcellesi e al quale ha risposto il commissario europeo alla Salute Vytenis Andiukaitis.

    Vale ricordare che la federazione dei veterinari europei giustamente definisce inaccettabile la pratica dello stordimento elettrico reversibile.

    Il commissario Vytenis Andiukaitis nella risposta all’onorevole Marcellesi evidenzia che il regolamento sulla protezione degli animali da carne «non contiene norme specifiche che limitino o vietino le esportazioni verso Paesi terzi di carni di animali che sono state oggetto di macellazione rituale». All’articolo 4 paragrafo 4 del regolamento viene espressamente indicato che le disposizioni sui metodi di stordimento «non si applicano agli animali sottoposti a particolari metodi di macellazione prescritti da riti religiosi», a condizione «che la macellazione abbia luogo in un macello».

    In sintesi, l’Europa, che, giustamente, obbliga gli allevatori e i trasportatori a misure adeguate e di conseguenza costose per garantire il benessere degli animali da alimentazione, è arrivata a consentire le macellazioni rituali, molto stressanti e dolorose per gli animali (sia quelli macellati che quelli in attesa di esserlo), non solo inchinandosi alle esigenze rituali delle persone che vivono in Europa ma addirittura consentendo che siano macellati in Europa, per sgozzamento e dissanguamento, animali le cui carni saranno esportate, per il business, in Iran e in altri Paesi di religione islamica. Se l’Europa fosse effettivamente rispettosa dei principi che enuncia non dovrebbe consentire, sul proprio territorio, questo tipo di macellazione e soprattutto non dovrebbe consentirla per l’esportazione di carni in Paesi che possono macellare da sé gli animali destinati all’alimentazione della propria popolazione.

    Questo problema riguarda sia gli animali sia l’etica dell’Unione europea, o per meglio dire la mancanza di etica: infatti a fronte di norme spesso anche troppo restrittive vi sono comportamenti che concretizzano l’esatto contrario di quanto proclamato. Finché l’Ue continuerà nelle contraddizioni e svenderà i propri principi cardine agli affari è evidente che non si arriverà mai a una vera unione e che continueranno le polemiche che sempre più emergono in tante popolazioni di Paesi membri della Ue.

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