Costume e Società

Il lusso fa ricca l’Italia

Siamo sul podio con 24 aziende fra le top 100. Prevista un’ulteriore crescita dopo il dimezzamento dei dazi in Cina

L’Italia è da sempre considerata la patria dei prodotti di qualità, eccellenze in molti settori che ci invidiano nel resto del mondo. Basti pensare che nel 2016, delle 100 aziende top del lusso mondiale, l’Italia è il primo per produzione. Secondo il “Global Powers of Luxury Goods 2018”, nuova edizione del report pubblicato da Deloitte che prende in esame i bilanci dell’anno fiscale 2016 (chiusi entro il 30 giugno 2017) delle 100 aziende top dell’alto di gamma, con 24 aziende l’Italia ha il primato del numero di produttori del settore. Seguono a distanza gli Stati Uniti con 13, il Regno Unito con 10 e la Francia con 9. Per capire l’importanza di questi numeri, specifichiamo che le 100 aziende hanno venduto beni per ben 217 miliardi di dollari.

Un primato importante, che però perdiamo se si guarda la dimensione e il volume di vendite medie di tali aziende: la Francia (dove si trovano il primo e il quinto dei gruppi leader del lusso mondiale, Lvmh e Kering) ci batte con un fatturato medio di 5,8 miliardi di dollari, a fronte dei nostri 1,4.

Bisogna costatare che le nostre aziende sono più piccole e il nostro tessuto produttivo più frammentato, tanto che nella top 10 delle aziende mondiali si trova solo un’italiana, Luxottica, al quarto posto. I successivi sono Prada al 19esimo posto e Giorgio Armani al 24esimo. Queste tre aziende, si legge nel report, raccolgono circa la metà delle vendite del lusso made in Italy della top 100. Una frammentazione, in mano principalmente alle famiglie fondatrici, che non è negativa nel momento in cui, nota lo studio, “le famiglie operano un forte controllo sulla coerenza del design”, uno dei punti di forza del made in Italy.

Un deciso segnale di ottimismo, però, si rileva scorrendo la classifica delle 20 aziende che nel 2016 hanno avuto la crescita più veloce, e nella quale ben sei sono italiane: a guidarle è Valentino (le sue vendite sono più che raddoppiate fra 2013 e 2016, superando la soglia del miliardo di euro), seguito da Furla (il solo marchio di borse e accessori) e da Moncler, unico italiano anche fra le cinque aziende che nel 2016 hanno registrato una crescita a doppia cifra delle vendite e degli utili. A sostenere l’industria italiana del lusso è anche il costante primato della categoria “abbigliamento e calzature”, con 38 aziende nella top 100, cresciuta però solo dello 0,2%, a fronte del boom del segmento “cosmetica e profumi”, +7,6%.

Per l’export italiano, però, arrivano altre buone notizie dall’Oriente. Armando Branchini, vicepresidente di Fondazione Altagamma, ha anticipato un’importante decisione di Pechino: “Dal 1° luglio i dazi imposti sull’importazione dall’Europa di prodotti come abbigliamento, accessori, complementi d’arredo, verranno dimezzati. Al momento, a seconda della categoria esatta, i dazi sono tra il 15,7% e il 19 per cento. Ridurli della metà significa avvicinarli molto a quelli che Bruxelles impone alla Cina”. Da anni si chiede a Pechino un allineamento con i dazi imposti dall’Unione europea, ora l’obiettivo sembra raggiunto.

L’associazione Altagamma riunisce oltre cento eccellenze di dieci settori di «bello e ben fatto in Italia»: dalla moda e design alla gioielleria, dall’alimentare e automotive al wellness, passando per ospitalità ed enogastronomia. Tutti settori che si rivolgono al mercato globale dei beni di lusso personale, che Fondazione Altagamma, nata nel 1992, e Bain&Company monitorano da almeno due decenni.

Si prevede quindi che in Cina gli acquisti di beni di lusso cresceranno tra il 20 e il 22%. Senza il possibile effetto dazi, questo porterà la quota del mercato cinese sul totale globale circa al 10% (era l’8% nel 2017). Ma la percentuale triplica se si considerano gli acquisti da parte di cinesi nel mondo. Il taglio dei dazi favorirà quindi chiunque produca in Italia ed esporti in Cina, ma il tessuto produttivo italiano dovrà farsi trovare pronto sotto ogni punto di vista.

 

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