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Trump non la smette di fare il ragazzaccio

Ieri contro la Merkel e la Germania, oggi contro la May

Sembra che ci trovi gusto a scandalizzare. Nel suo viaggio in Europa, prima di giungere a Bruxelles e nel corso della riunione in ambito Nato ha detto cose spiacevoli contro la Merkel, che, secondo Trump, versando molti miliardari alla Russia per l’acquisizione del gas e non pagando quello che deve al bilancio Nato, pone la Germania in una situazione di vassallaggio e non fa gli interessi dell’Occidente, mentre gli Usa le garantiscono la difesa. Dichiarazioni per lo meno grossolanamente avventate, subito controbattute caldamente dalla Merkel. Il bello è che alla fine della riunione, nel corso della conferenza stampa, Trump ha espresso elogi per la Merkel, che lavora bene ed è un’ottima interlocutrice. Proseguendo per Londra, stavolta l’attacco Trump l’ha rivolto alla May che sbaglierebbe le sue scelte per un’uscita soft dall’Unione europea. Gliel’avevo detto che quella non era le direzione giusta, ma non ha voluto ascoltarmi. Il piano d’uscita della May probabilmente ucciderebbe un patto di libero commercio tra Gran Bretagna e Stati Uniti, perché significherebbe per noi continuare a trattare con l’Unione Europea anziché con il Regno Unito. Parlando di Boris Johnson, pochi giorni dopo le sue dimissioni da ministro degli Esteri in dissenso contro il piano della premier per la Brexit, Trump dice che “sarebbe un buon primo ministro, ha quello che serve” per guidare il proprio paese: quasi un’investitura, considerate le note ambizioni di Johnson di approdare a Downing Street. Ma non è una palese interferenza negli affari interni di un Paese amico?  E sull’Unione Europea osserva: “Abbiamo già abbastanza problemi con la Ue. Non hanno trattato l’America con equità in materia di commercio, per questo sto reagendo”. Una topica via l’altra, con  dichiarazioni che subito dopo le smentiscono. E dopo aver trattato in questo modo i suoi ospiti, va a cena o a colazione con loro come se niente fosse. Dopo averla trattata in questo modo, oggi sarà a colazione con la May ai Chequers, la residenza di campagna dei primi ministri britannici. Si scuserà per le affermazioni negative fatte pubblicamente contro di lei? Non crediamo che ciò accada. Tra i “grandi”, forse, non vigono le stesse regole di galateo che si rispettano tra persone “normali”, ma si affidano agli organi burocratici i compiti che dovrebbero essere quelli delle persone. Un cenno di buon senso, infatti, è giunto da un portavoce della Casa Bianca che ha dichiarato: “Il presidente ha il massimo rispetto per Theresa May e non ha mai detto una parola contro di lei”. Da Downing Street non è giunto nessun commento, mentre la Bbc ha commentato:  “E’ come se Trump fosse passato con un bulldozer sul piano della premier per la Brexit”. Già, la May è stesa dal Bulldozer, ma Trump, tramite il suo apparato burocratico, o diplomatico se si preferisce, fa sapere che ha il massimo rispetto per lei. Buona colazione ad entrambi! Ma noi non riusciamo a capire se il presidente del Paese più potente del mondo si diverte a scandalizzare, o se usa questi modi contraddittori per fare politica. Quale politica, per favore?

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