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Le piccole e medie imprese italiane contano di crescere, ma meno delle concorrenti europee

La maggior parte delle piccole e medie imprese italiane che hanno ambizioni internazionali si aspetta di crescere nel prossimo anno, una su tre conta di creare nuovi posti di lavoro e il 46% pensa di aumentare la propria quota di mercato. Sono i risultati contenuti nelle ‘Prospettive di crescita per le pmi 2018-19’ (Sme growth outlook) pubblicate dallo Entreprise Europe network (Een), la rete creata dalla Commissione europea 10 anni fa che oggi riunisce circa 600 organizzazioni a supporto dell’imprenditorialità in oltre 60 Paesi.

I dati di Een si basano su un sondaggio condotto fra le pmi europee. Il 63% di queste si attende una crescita degli affari nei prossimi 12 mesi, un dato in leggero calo rispetto allo scorso anno, quando gli imprenditori ottimisti erano il 65%. Cresce invece dal 32% al 33% il tasso di chi crede di riuscire a creare nuovi posti di lavoro, mentre resta invariata al 54% la fetta di chi si aspetta di espandere la propria fetta di mercato.

In Italia i dati sono sotto la media Ue in tutte e tre le categorie: il 55% si attende una crescita degli affari, il 29% pensa di creare nuovo lavoro e il 46% crede in un aumento della quota di mercato.

Nel 2017 il network europeo ha permesso a 2.177 pmi italiane di ricevere servizi di consulenza, a 13.374 di partecipare a sessioni informative o di formazione, e a 409 di beneficiare di pacchetti di supporto all’impresa.

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