Europa

Consiglio europeo per la ricerca: grazie al concorso Consolidator Grant 291 ricercatori beneficeranno di un finanziamento di 573 milioni per realizzare i loro progetti

Il Consiglio europeo della ricerca ha annunciato i beneficiari del concorso Consolidator Grant: si tratta di 291 tra i migliori scienziati di tutta Europa. Il finanziamento per i ricercatori, parte del programma di ricerca e innovazione di Orizzonte 2020, ammonta a 573 milioni di euro e darà loro la possibilità di costruire i propri team e avere un impatto di vasta portata.

Carlos Moedas, commissario europeo per la ricerca, la scienza e l’innovazione, ha dichiarato: “Questa sovvenzione UE dà un vero impulso alla ricerca e all’innovazione in Europa perché offre agli scienziati migliori la possibilità di correre rischi e perseguire le loro migliori e forse più coraggiose idee. Sono lieto di vedere che queste sovvenzioni del CER sosterranno un gruppo così diversificato di persone di quaranta nazionalità che lavorano in oltre venti paesi, dimostrando che abbiamo molte eccellenti ‘scienziate’ in Europa”.

I beneficiari realizzeranno i loro progetti presso università e centri di ricerca in 21 paesi diversi in tutta Europa, con il Regno Unito (55 borse di studio), Germania (38), Francia (32) e Svizzera (29) come sedi principali. In questo concorso, i ricercatori di 40 nazionalità hanno ricevuto finanziamenti, tra cui in particolare tedeschi (49 borse di studio), italiani (35), francesi (34) e britannici (27). I progetti di ricerca proposti dai nuovi beneficiari coprono una vasta gamma di argomenti in scienze fisiche e ingegneria, scienze della vita, nonché scienze sociali e umanistiche.

Il CER ha ricevuto 2389 proposte di ricerca, di cui circa il 12% sarà finanziato. Il 32% delle sovvenzioni è stato assegnato a donne richiedenti. Questo nuovo ciclo di sussidi dovrebbe creare circa 1750 posti di lavoro per post dottorati, dottorandi e altro personale che lavora nel gruppo di ricerca dei beneficiari.

I 15 progetti ospitati in Italia coinvolgeranno i seguenti centri di ricerca e università: European University Institute, Fiesole; Gran Sasso Science Institute (Gssi); Istituto Italiano di Tecnologia (IIT); Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn); Ospedale San Raffaele, Milano; Politecnico di Milano; Scuola Normale Superiore di Pisa; Università di Bergamo; Università di Bologna; Università di Genova; Università di Milano; Università di Milano Bicocca; Università di Roma Tor Vergata; Università di Torino.

Comunicato stampa della Commissione europea del 29 novembre 2018

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