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Eni e Coldiretti insieme per la prima rete italiana di biometano agricolo

Alleanza tra Eni e Coldiretti per sviluppare la filiera italiana del biometano agricolo e favorire la mobilità sostenibile in un’ottica di economia circolare. Un accordo di collaborazione sancisce lo sviluppo della produzione di biometano grazie agli scarti e sottoprodotti ottenuti dall’agricoltura e dagli allevamenti col quale alimentare una rete di rifornimento per il biometano agricolo (l’obiettivo è una produzione di 8 miliardi di metri cubi di gas “verde” entro il 2030).

I mini impianti per il biometano possono arrivare a coprire fino al 12% del consumo di gas in Italia mentre Eni ha già convertito due raffinerie tradizionali in bioraffinerie nell’ottica della decarbonizzazione dei trasporti. In base all’accordo, Coldiretti, che con 1,6 milioni di associati è la maggiore organizzazione di rappresentanza degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo, si occuperà di diffondere tra le aziende associate un modello di gestione dei sottoprodotti e degli scarti agricoli affinché siano valorizzate come materie prime nella produzione di biometano; Eni metterà in campo azioni finalizzate a concretizzarne la produzione, il trasporto e l’immissione sia nella rete di vendita territoriale che in reti dedicate alle stesse imprese associate, nonché a offrire agli associati di Coldiretti proposte dedicate per l’uso di carburanti alternativi a basse emissioni di anidride carbonica dei mezzi utilizzati per le attività agricole.

Il biometano deriva dal biogas, fonte energetica rinnovabile, che può essere prodotto e consumato nella forma di gas naturale compresso (GNC) o di gas naturale liquefatto (GNL) e può contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.

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