Costume e Società

Chi compra online chiede ai brand maggior protezione contro le truffe

Secondo il recente Global Online Shopping Survey 2018 chi compra online è sempre meno sprovveduto: quasi i due terzi degli intervistati controllano l’affidabilità dei siti web esaminando le recensioni online mentre il 43% afferma di verificare i certificati SSL. 

Nonostante queste accortezze, è ancora possibile venire ingannati e acquistare prodotti contraffatti: la diffusione dei falsi su Internet, unita ai metodi utilizzati dai contraffattori per commercializzarli e venderli, comporta che non siano sempre facili da individuare, e la ricerca mostra che un consumatore su tre ha inavvertitamente comprato un prodotto falso (il 68% di questi acquisti era destinato a essere un regalo di Natale).

L’88% degli intervistati vittime di contraffattori afferma che i brand debbano fare di più proteggerli nei loro acquisti online. Le conseguenze della commercializzazione impropria di prodotti contraffatti sono di contro di vasta portata e non riguardano non solo i brand, la fiducia dei clienti e il fatturato, ma anche l’economia in generale in termini di perdita di posti di lavoro, salute e sicurezza e persino il finanziamento di attività criminali.

Acquistare un prodotto contraffatto, peraltro, non è solamente uno spreco di denaro, ma comporta anche rischi di sicurezza. Secondo il Journal of Trading Standards, in Gran Bretagna i prodotti elettrici difettosi causano 7.000 incendi domestici ogni anno. Anche i giocattoli, i cosmetici e i prodotti farmaceutici possono avere un impatto molto grave sulla salute.

Secondo i dati elaborati da idealo, il comparatore prezzi leader in Europa, la fascia di over 55 italiani che compara prezzi per acquisti online in Italia sta diventando sempre più attiva, rispetto agli anni passati. Composta al 62,2% da uomini (contro il 37,8% di donne), cerca il prezzo più conveniente dei prodotti di e-commerce anzitutto tramite desktop (47,2%) e mobile (41,4%), molto più che tramite tablet (solo nell’11,4% dei casi). Android e Windows sono i sistemi operativi decisamente preferiti (rispettivamente 44,5% e 44,2%); iOS usato sono nel 6,3% dei casi, a conferma che gli smartphone di Cupertino non sono tra i dispositivi più utilizzati da questa fascia della popolazione. L’orario di navigazione preferito è tra le 18 e le 19 di sera, con una crescita costante dalle 13 in poi nel corso di tutto il pomeriggio. Il giorno della settimana preferito, invece, il lunedì (15,3%).

Le cinque regioni italiane dove idealo ha rilevato un maggior numero di ricerche effettuate dai +55 sono Lazio, Lombardia, Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna, testimonianza che il centro Italia è quello più propenso ad effettuare la comparazione prezzi online. Fanalino di coda con il minor numero di intenzioni di acquisto Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Le tre città sul podio con un maggior numero di ricerche sono infine Udine, Milano e Vicenza; viceversa, all’ultimo posto delle città con almeno 50mila abitanti della classifica troviamo Ancona, Perugia, Foggia e Taranto. Centro e Nord-Est sembrano essere le due macro aree italiane dove gli utenti sono disposti a spendere online un budget maggiore. Negli ultimi posti della classifica compaiono diverse  regioni del sud Italia, quali Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria. Se le persone del Centro sono disposte a spendere 100 euro in acquisti online, al Sud questa cifra scende a 70,80 euro, quasi il 30% in meno.

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