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Fate l’amore con il colore?

Karl Wolfsgruber

Sui social network, in questi anni, uno degli hashtag[1] più utilizzati nel mondo è #foodporn: un’etichetta data alla maggior parte delle foto dei cibi che girano in internet. Foto ritoccate di cibi truccati allo scopo di suscitare eccitazione. Per food (alimento in inglese) si intende il contenuto della foto e per porn (abbreviazione di pornografia) il modo in cui il cibo è presentato all’osservatore (consumatore). Insomma, fare leva su fame e sesso (probabilmente le due pulsioni naturali più potenti) fa fare tanti soldi, ancora (perché non è di certo un metodo nuovo). Tanto che dietro la foto di un alimento lavorano in cooperazione fra di loro molti professionisti: un direttore artistico, un direttore marketing, un fotografo specializzato in alimenti, uno stilista di alimenti, un prop stylist o art buyer, e i loro assistenti. E un motivo ci sarà.

Madre Natura ci ha dotato di cinque sensi: udito, vista, tatto, gusto e olfatto. Cinque differenti modi di percepire l’ambiente per imparare a conoscerlo e a sopravvivere grazie ad esso.

Nel 350 a.C. il filosofo Aristotele e, qualche secolo prima di lui, il maestro cinese Lao Zi, ci mettevano già in guardia sul fatto che i nostri sensi sono affidabili quanto facilmente ingannabili. Ora, da parte di Madre Natura, tutto ciò è un regalo per l’uomo, in quanto è funzionale ad un suo processo di adattamento ad un habitat che cambia continuamente (notte/giorno, freddo/caldo, 4 stagioni, ere climatiche, etc. etc.). Al contrario, in un contesto sociale dove la logica del profitto è predominante su tutte le altre logiche (ambientali in primis), la positiva possibilità di sbagliare le nostre percezioni per imparare ad adattarci, può diventare un punto debole. Perché con la tecnologia e la chimica è possibile ingannare scientemente e scientificamente i nostri sensi, facendo passare, ad esempio, per commestibile un cibo non commestibile (ma “truccato” per sembrarlo). Così, se un cibo ci viene presentato con colori e forme che riescono a stimolare determinati istinti (soprattutto quelli sessuali), l’attrazione per quel cibo sarà impulsivamente maggiore.

Obiettivo centrato, quindi, (maggiori profitti) per gli “spacciatori di erotiche emozioni”, obiettivo mancato… al contrario, per la prosecuzione della specie umana. Il cibo, da fonte di vita (prevenzione, nutrimento e cura) è diventato causa di malattie e di distruzione degli ecosistemi.

#foodislife (il cibo è vita).

[1] Un hashtag è un tipo di etichetta (tag) utilizzato su alcuni servizi web e social network come aggregatore tematico, la sua funzione è di rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico.

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