Costume e Società

Le memorie di Palmira

Una mostra della pittrice Michela Zasio, visitabile dal 2 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, ricorda la bellezza della città, importante sito archeologico, prima della folle distruzione da parte dell’Isis

Sarà inaugurata mercoledì 2 ottobre, alle ore 18, alla ‘Fabbrica del Vapore’ di Milano (Via Procaccini, 4), dopo essere stata ospitata alla ‘Sconci Art Gallery’ di Dubai, la mostra Dal deserto alla tela – Memorie di Palmira di Michela Zasio. Prodotta da ‘Vento&Associati’, allestita dall’architetto Giuliana Zanella e visitabile fino al 24 novembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle 19, la personale dell’artista romana rappresenta l’urgenza di fermare il ricordo prima che scompaia del tutto. La città siriana di Palamira, tra i più importanti siti archeologici del mondo, tra il 2015 e il 2017 infatti è stata distrutta e depredata dai miliziani dell’Isis. Allo scempio è stato posto fine solo quando unità militari russe e siriane hanno definitivamente debellato le truppe dello Stato Islamico. La terribile violenza che Palmira aveva subito era stata testimoniata dalle immagini satellitari dell’Onu che confermavano la notizia, diffusa il 30 agosto del 2015, della distruzione del tempio di Bel alla quale era seguita quella del  Tempio di Baalshamin.

Non una scelta casuale quella della Fabbrica del Vapore perché i quattordici grandi gli oli su tela della Zasio, che ricordano la storia millenaria e la bellezza della città siriana prima di cadere sotto i colpi della furia iconoclasta dell’Isis, ben si sposano con gli ampi ambienti di archeologia industriale di un luogo che un tempo era sede di fiorente attività e produttività meneghina. E così i resti del Teatro, il Tempio di Bel, l’Arco monumentale del Grande Colonnato, il Temenos, visitati anni prima dall’artista e impressi nei suoi ricordi, sopravvivono in queste tele sconfiggendo la follia di chi ha cercato di cancellarli dalla memoria dell’umanità. Fermati per sempre sulla tela con mano sapiente, rivivono oggi davanti allo spettatore forti del loro carattere eterno. “Quando ho potuto ammirare i recenti lavori di Michela Zasio dedicati ai templi palmireni distrutti dall’ISIS – scrive Andrea Vento nella prefazione al catalogo – non ho avuto dubbi sulla necessità di produrre ed ospitare questa bella mostra presso lo Spazio V&A alla Fabbrica di Vapore di Milano. Una mostra che potremmo dedicare a Khaled Al-Asaad, archeologo e custode del Parco Archeologico di Palmira che fu ucciso dai sicari dell’ISIS per non aver voluto rivelare dove aveva nascosto importanti cimeli. Forse non a caso – conclude Vento – il volto di Al-Asaad è ritratto in un bel murale del perimetro della Fabbrica del Vapore”.

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Raffaella Bisceglia

Pugliese trapiantata a Milano da 13 anni, è laureata in Lingue e Letterature Straniere. Giornalista professionista dal 2001 attualmente svolge l’attività di addetta stampa e collabora con Famiglia Cristiana e Cronaca Qui. In passato ha lavorato, tra gli altri, per le emittenti televisive Telenova e Telepiù, per il quotidiano Il Meridiano e scritto di calcio e televisione per i siti Calciomercato.com e Datasport e il settimanale Controcampo.

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