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Animali ancora senza stalle! Gli allevatori lanciano l’allarme a tre anni dal terremoto in Centro Italia

Siamo di nuovo alle porte dell’inverno e a tre anni dal terremoto sono ancora sfollate le persone ed anche gli animali con le evidenti conseguenze economiche. Infatti nessuna stalla è stata ricostruite e pecore, capre, cavalli e mucche sono tutt’ora ricoverate in strutture provvisorie e per la maggior parte inadatte a garantire benessere e produttività. La produzione di latte è calata del 20% come ricorda Coldiretti e nei paesi terremotati vi è stato un crollo della spesa del 70%! L’economia locale è al collasso ed allevatori e produttori sempre più soli.

Ancora oggi, come hanno denunciato gli agricoltori e allevatori durante un mercato allestito a Roma per ricordare la tragedia del 26 ottobre del 2016, gli animali sono ricoverati sotto tendoni allestiti nel 2017, i gravi ritardi nell’allestimento erano costati la vita a migliaia di animali uccisi dalla neve e dal freddo. La situazione ancora adesso è ad altissimo rischio perché queste strutture non sono in grado di proteggere a sufficienza gli animali nei mesi del grande freddo.

Non bastano le testimonianze di solidarietà che sono arrivate sia da privati che da associazioni di categoria, testimonianze che dimostrano come sia sempre lo Stato a muoversi troppo lentamente ed in modo non efficace, perché la solidarietà non può essere strutturale e sono le istituzioni che devono smettere di parlare e devono cominciare ad agire concretamente, l’inverno non aspetta che i vari esponenti politici trovino un accordo, l’inverno arriva comunque per uomini ed animali e sarà il quarto inverno senza risposte adeguate.

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