Aree verdi in città per ridurre le temperature
Negazionisti o irriducibili sostenitori dell’effetto serra nessuno può negare che il cambiamento climatico stia portando gravi danni e problemi che bisogna, per quel che si può, affrontare.
Sappiamo tutti che la presenza di alberi, di zone verdi, nelle città riduce la temperatura di qualche grado e produce un effetto positivo contrastando l’inquinamento, inoltre gli alberi aiutano ad assorbire l’acqua delle piogge. Nonostante questa realtà scientifica gli alberi già esistenti non sono curati e spesso sono anche abbattuti, le nuove piantumazioni ritardano e se qualche alberello è piantato è messo a dimora nel cemento e nell’asfalto con poche speranze di sopravvivenza anche perché l’amministrazione non se ne occupa.
Occorre una politica diversa che imponga per ogni nuova edificazione uno specifico spazio verde utile sia per la collettività che per gli abitanti del quartiere che avranno aria più pulita e spazi per i bambini, per gli anziani e non dimentichiamoci dei nostri amici a quattro zampe.
Il verde rasserena anche lo spirito perché è rilassante e in una società convulsa e nervosa come la nostra creare piccole aree che aiutino a sconfiggere lo stress dovrebbe essere un impegno dei sindaci e degli assessori se dedicassero un po’ del loro tempo a capire la città ed a studiare i problemi dalla parte dei cittadini.
Per citare qualche dato ricordiamo che Roma nel 2024 ha avuto 79 notti tropicali, e così molte altre città italiane, che i condizionatori, che non tutti possono permettersi, hanno un alto costo di gestione e che l’aria dei condizionatori non sempre è sana, che le così dette cinture verdi, i grandi parchi, abbassano la temperatura anche di 4/5 gradi e che gli alberi alti a foglia caduca richiamano il vento, il circolo dell’aria ed intercettano le polveri sottili così pericolose per la nostra salute.
Speriamo, la speranza è l’ultima a morire, che qualcuno dei tanti amministratori di centro destra si decida a fare quello che il centro sinistra al governo delle città non ha fatto, ed anche le regioni potrebbero cominciare a dare un serio contributo




