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Domenica delle Palme: un’altra strage di Putin nel colpevole silenzio di Trump

Trump ha ottenuto un evidente risultato con i colloqui con Putin: intensificare in modo esponenziale l’attacco russo contro l’Ucraina con la conseguente morte di decine e decine di civili, tra i quali molti bambini, e il ferimento di molte altre decine di persone inermi ed ancora la distruzione di molte strutture e civili abitazioni.

Ottimo risultato quello del presidente americano, che in campagna elettorale blaterava di poter fare finire la guerra in un giorno e che da quando è presidente ha creato una serie di danni epocali all’economia e reso ancora più drammatica e insanguinata la guerra in Ucraina.

Solo in un giorno, la domenica delle Palme, i russi hanno fatto a Sumy, una città ucraina, circa quaranta morti, salvo aggiornamenti che potrebbero far aumentare il numero delle vittime, tra le quali anche bambini per non parlare delle decine di feriti.

Fino a quando il presidente americano continuerà a parlare senza concludere, quando capirà che ora, non domani, è il momento di prendere decisioni serie, drastiche, per aiutare il popolo ucraino e che Putin è un nemico delle libertà, della democrazia, del diritto e delle regole?

O forse continuerà ad essere obnubilato dalla sua simpatia per Putin e da una miope visione economica che lo ha già portato, salvo fare in parte marcia indietro, a colpire il suo maggior alleato occidentale, l’Europa?

Mentre il primo ministro inglese e vari leader europei, denunciando la barbarie dello zar russo, si spendono per cercare di dare al presidente ucraino il maggior sostegno possibile Trump continua a tacere, un silenzio sempre più colpevole.

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