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Il contingente e lo specifico

Dall’inizio della crisi del coronavirus la borsa italiana ha perso quasi il 40% della propria capitalizzazione tornando ai livelli 2016. Il tonfo odierno rappresenta un unicum nella storia della Borsa Italiana.

Tutte le borse europee come quelle statunitensi hanno avuto flessioni degli indici anche a due cifre come Wall Street che chiude con un -10 %.

La pandemia riconosciuta ormai rappresenta l’evento eccezionale (il famoso Cigno nero) al quale un sistema sanitario così come un sistema economico e finanziario difficilmente possono fare fronte.

Non si deve fare, tuttavia, l’errore clamoroso di credere che ogni accadimento economico sia legato ed imputabile al solo fattore contingente, cioè il coronavirus. Esiste, invece, un contesto specifico italiano nel quale gli effetti della variabile contingente (coronavirus) si traducono in danni inenarrabili come il grafico della Borsa Italiana conferma.

Solo dieci giorni prima della terribile pandemia del Corona virus infatti il nostro Paese poteva registrare:

  1. Diminuzione della produzione industriale – 4,3%
  2. Un aumento della pressione fiscale dello +0 5%
  3. Un aumento generale della cassa integrazione del +50% e +90% nelle regioni meridionali.

Questi disastrosi indicatori economici sono gli effetti di una scellerata politica economica espressa dai governi Conte 1 e Conte 2 i quali hanno finanziato a discapito di una politica a sostegno dello sviluppo economico e dell’occupazione: A. il reddito di cittadinanza, B. quota 100

La copertura finanziaria per queste legittime scelte politiche si è resa possibile grazie all’aumento della pressione fiscale (+0,5%) e contestualmente del debito pubblico.

In questo drammatico scenario odierno, infatti, il debito pubblico ha raggiunto quota 2505 (aggiornato al 12 marzo ore 22:40) che diventerà una bomba ad orologeria con l’aumento dello spread, conseguenza della minor fiducia delle piazze finanziarie nella tenuta dei nostri conti.

In altre parole non si deve assolutamente credere che le disgrazie economico-finanziarie del nostro continente ma in particolare del nostro Paese risultino legate solo ed esclusivamente al coronavirus.

Quest’ultimo rappresenta IL FATTORE CONTINGENTE che si inserisce in UN contesto SPECIFICO disastroso frutto della scellerata politica di tutti i governi dal 2015 ad oggi.

Potrebbe sembrare paradossale ma si avverte la netta impressione che il coronavirus in breve tempo rappresenterà l’alibi dei disastrosi risultati economici espressione della incapacità di tutti i governi degli ultimi cinque anni ed in particolare di questo scellerato in carica.

In altre parole la politica in un modo vergognoso e subdolo si sta attrezzando anche sotto il profilo della semplice comunicazione nell’utilizzare la vicenda del coronavirus al fine di trovare la propria autoassoluzione.

Ovviamente con il complice compiacimento dei media e delle diverse associazione di categoria per non parlare della supina approvazione di economisti e mondo accademico…

Il fattore contingente come coronavirus diventa la via d’uscita per una classe governativa assolutamente incapace ma specifica del nostro Paese.

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