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Il giallo dell’orso

Mentre continuano le indagini su chi abbia veramente ucciso il runner Andrea Papi, alla faccia di Maurizio Fugatti, Presidente delle provincia di Trento, che aveva già emesso sentenze tanto per il gusto di uccidere o di farsi pubblicità verso una parte dei suoi elettori, abbiamo cercato di capire come si vive con gli orsi in altre parti del mondo ed il Canada ci sembra un esempio da studiare.
In Canada, nel parco nella zona della British Columbia, vivono i grizzly, una specie dell’orso bruno, che occupano, in gran numero, un territorio abitato dagli uomini e per entrambe le specie vi sono delle regole, regole che ovviamente in Trentino non sono tenute in considerazione.
In tutto il Nord America, su una popolazione di orsi che è il 60% di quella mondiale, si registrano, all’anno, solo due  o tre casi fatali per l’uomo mentre sono più di trenta le vittime per aggressioni di cani.
Gli orsi sono onnivori e per il 90% si nutrono di frutta e verdura, per il restante 10 di pesce, salmone preso al volo con la bocca, o caribù, un orso può percorrere anche un territorio di 200 km quadrati e si ricorda sempre dove ha trovato il cibo che gli è piaciuto.
Il turismo legato agli orsi è in continua espansione, l’osservazione degli orsi nel loro territorio naturale è 10 volte più redditizio della caccia.
Gli incendi che bruciano i boschi, l’inquinamento, il cambiamento climatico o la siccità, che riducono il numero dei salmoni, rendono sempre più difficile per gli orsi procurarsi il cibo e sono portati perciò  ad avvicinarsi agli insediamenti urbani.
Park Canada monitora  le aree protette ed i corridoi per la fauna selvatica affinché abbia quanto necessita, anche per accudire i piccoli, chilometri di autostrada hanno sottopassi e cavalcavia per evitare le collisioni con le auto mentre i coltivatori hanno fondi pubblici per installare barriere elettrificate ed espiantare i meli se sono troppo adiacenti ai luoghi abitati dall’orso.
Per evitare che gli orsi si avvicinino agli insediamenti abitati è severamente proibito, con multe molto salate, mettere fuori casa i bidoni dell’immondizia, fuori l’orario programmato per il ritiro, o lasciare sporchi i  barbecue, ed  è assolutamente vietato dare da mangiare agli orsi, come molti tendono a fare. Il pericolo sono infatti gli orsi confidenti che non hanno paura di avvicinarsi troppo alle case ed alle persone.

Se un orso è troppo confidente si cerca di ricondizionarlo al contrario ed in caso è trasferito in altra area, per allontanare gli orsi si usano spray alla capsaicina, sirene e proiettili di gomma nei casi più difficili.

I funzionari del Conservazioniste Office Service sorvegliano e controllano la pericolosità eventuale e decidono come intervenire e le guardie forestali, per maggiore controllo ed identificazioni delle responsabilità, degli orsi o degli uomini, indossano una body – cam.

Il ministero dell’ambiente della British Columbia ha sviluppato un programma per far diventare Bear Smart le comunità umane con piani che analizzano gli eventuali rischi e offrono il know- how per gestirlo.

Chissà che anche alle nostre autorità territoriali non venga finalmente l’idea di vedere gli orsi come una risorsa invece che come un pericolo? Comunque al momento l’Abruzzo ha fatto molto meglio del Trentino, con buona pace del suo presidente!

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