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L’aberrazione di uno Stato che si crede meglio del privato anche in famiglia

Quando una società si deve definite gravemente ammalata? Se la giustizia, la politica, il volontariato, gli organismi di aiuto sociale, pubblici e privati, tutti insieme contribuiscono a creare una rete di illegalità che sfocia addirittura in sevizie, fisiche o psichiche questa è una società malata. Se tutti questo avviene coinvolgendo bambini, distruggendo famiglie, creando infami posizioni di lucro e di potere, questa è una società marcia nel profondo e per la quale non esistono speranze se non attraverso il radicale abbattimento di tutto quanto ha portato a queste situazioni e le pene più severe possibili per tutti coloro che, a vario  titolo, sono coinvolti nell’infame vicenda. Ancora più inquietante è che tutto questo si sia verificato nella provincia di Reggio Emilia, terra ricca sia economicamente che di antica cultura, qui dove si trova il castello di Matilde di Canossa davanti al quale l’imperatore Enrico IV rimase inginocchiato tre giorni per ottenere la revoca della scomunica, qui dove vi sono dimore antiche, prati stabili fioriti, floridi allevamenti e la produzione del Parmigiano Reggiano, qui dove comunque la ’ndrangheta ha messo da tempo le radici del suo impero di costruzioni che si è poi diramato in varie parti del nord, qui dove ferma il Freccia Rossa, che ignora Parma e Piacenza, qui dove negli anni bui del terrorismo di casa nostra si giustificava tutto e tutti e si facevano i primi esperimenti di accoglienza, un’accoglienza come sempre mirata a fini più politici che umanitari, qui è nata e ha proliferato, con la complicità di troppi, una delle più schifose attività. Un vero e proprio sequestro di bambini, poi sottoposti al lavaggio del cervello anche con strumenti elettromagnetici, ai quali veniva impedito di reincontrare i loro genitori e di ricevere da questi lettere e regali, un’associazione a delinquere supportata da motivi economici ed ideologici, un gruppo di veri delinquenti protetti dalle funzioni che avrebbero dovuto svolgere a beneficio della collettività. Le notizie più approfondite le abbiamo lette tutti sui quotidiani quello che manca e l’analisi che dobbiamo fare collegando questi fatti ai tanti altri che abbiamo letto in questi ultimi anni, fatti che hanno sempre visto coinvolte come vittime le persone più indifese, i bambini e gli anziani. E’ questa la società del progresso e della libertà, della democrazie e del diritto? L’estremo permissivismo, la pletora di leggi inapplicate, l’aumento esponenziale dell’egoismo e del cinismo, dell’indifferenza e del desiderio di guadagno facile, la mancanza di morale e l’assopimento dei valori più elementari ha creato il mostro, il mondo nel quale viviamo, del quale abbiamo paura ma per cambiare il quale non siamo capaci di impegnarci consapevolmente, così ci rifugiamo nel nostro privato sperando che la prossima volta non tocchi a noi e questo rende il mostro sempre più forte e noi sempre più deboli .

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