
In queste settimane ci sono state molte supposizioni, non solo in occidente, su presunte malattie del presidente russo. Presunte malattie che avrebbero, secondo indiscrezioni ed osservazione dei filmati, spiegato i suoi comportamenti e le nefaste conseguenze che ne sono derivate per tutti.
Intanto la guerra continua in un’escalation di violenza che travolge anche migliaia di giovani russi portati a morire, come carne da cannone, sul campo di battaglia. Le crudeltà ed efferatezze verso i civili ucraini, spesso torturati prima di essere uccisi, si moltiplicano mentre continua la distruzione sistematica di città e villaggi. Non sappiamo, ovviamente, se Putin prenda farmaci per curare questo o quel problema, quello che comunque è chiaro, dai suoi comportamenti anche passati, è il suo narcisismo. Come tutti i narcisisti ha fantasie grandiose, progetti di illimitato potere e successo e, come tutti i narcisisti, se non è soddisfatto prova rabbia ed ira.
il narcisismo è un disturbo della personalità caratterizzato tra l’altro da egocentrismo e incapacità a provare empatia emotiva, e porta a fidarsi solo di se stessi trovando tutti gli altri inferiori ed inadeguati. I narcisisti hanno una grandissima percezione di se ed ogni critica è vista come un attacco personale, si sentono superiori agli altri con i quali non amano avere contatti ravvicinati. I narcisisti sanno essere convincenti, carismatici e manipolatori e non dimenticano o perdonano presunti torti subiti. All’origine del disturbo ci possono anche essere problemi e traumi legati all’infanzia.
Forse sarebbe bene che coloro che intendono provare nuovamente ad avere un incontro con Putin, per continuare sulla sempre più difficile strada di un compromesso di pace o almeno di armistizio, studino quali sono i comportamenti ed i modi di dialogo che è meglio tenere con un narcisista, specie quando questi si sente uno zar.