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Russia: dall’inizio della guerra il giallo della morte di 14 esponenti di spicco

Con la morte del viceministro russo Kucherenko sono ormai 14 le morti “misteriose” di importanti personaggi di vertice improvvisamente defunti per incredibili suicidi o per altrettanti incredibili malori.

Se di questi decessi, visto i ruoli ufficiali che ricoprivano, abbiamo avuto notizia certamente non sappiamo, e forse non sapremo mai, quante altre persone di secondo piano sono sparite o morte.

La sciagurata guerra di Putin, che ha raso al suolo intere città dell’Ucraina, reso inagibile, anche per la produzione agricola, sterminate porzioni del territorio, portato alla morte civili, bambini, soldati ucraini e, in numero ancora più elevato, soldati russi miete anche vittime, illustri e chissà quante sconosciute, persone che hanno avuto il coraggio di dire no alla sanguinosa invasione.

Continuiamo a chiederci a cosa effettivamente serva l’ONU quando non solo non è in grado di impedire la più palese violazione dei suoi principi costitutivi ma neppure di espellere, o almeno sospendere, chi questi principi ha violato e continua a violare.

Qualcuno ha cominciato, dopo essersi posto le domande, a trovare delle risposte?

Intanto Putin continua ad uccidere, sul campo di battaglia e in ogni dove perché qualunque mezzo gli è congeniale e consentito per tenere il potere e sopprimere ogni voce di dissenso.

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