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Tre pretendenti per Borsa Italiana

E’ come previsto una corsa a tre per l’acquisizione di Borsa Italiana, il gruppo che gestisce Piazza Affari e anche lo strategica piattaforma del mercato telematico dei titoli di Stato Mts, di proprietà del London Stock Exchange (Lse). Le manifestazioni di interesse di Deutsche Borse, degli svizzeri di Six e della cordata Euronext-Cdp sono arrivate. Ora il venditore deve decidere i tempi limite di presentazione delle proposte vincolanti, che probabilmente saranno posti attorno alla metà di ottobre.

Il mercato apprezza i movimenti dei possibili acquirenti, con il titolo di Deutsche, la prima a comunicare l’avvenuta consegna dell’offerta, che a Francoforte è salito dell’1,8% a 2,78 euro tenendo i massimi recenti, così come si trova ai prezzi massimi anche Euronext a Parigi, cresciuta dell’1,7% a quota 101,7. Le mosse del governo italiano, che ritiene Borsa un asset strategico per il Paese, fanno pensare a una preferenza per la cordata Euronext-Cdp, ma anche Deutsche è molto determinata ed è una società dell’area euro, con Six che potrebbe mettere sul piatto un’offerta molto consistente. L’eventuale acquisizione da parte della cordata con Cassa depositi e prestiti, porterebbe Euronext alla creazione della prima società di gestione di Borsa europea con circa 1.900 società quotate nei diversi listini. Secondo i primi calcoli, Borsa Italiana peserebbe in ricavi per circa il 30% nel nuovo gruppo.

Gli analisti vedono l’operazione in una forchetta di prezzo che va da 3,3 miliardi fino a 3,8, ma i ‘rilanci’ potrebbero superare facilmente quota quattro miliardi. Non è solo una questione di soldi, ma su questo piano Six ha le mani piuttosto libere, non essendo quotata e avendo dimostrato di saper raccogliere una notevole liquidità. Non a caso ha da poco investito 2,8 miliardi per la Borsa spagnola e sta iniziando una forte campagna in Italia per compattare anche investitori locali.

Il ‘pacchetto’ completo dovrebbe comprendere il 63% di Mts, con Lse che ha tempi meno stretti per la cessione dopo che l’Antitrust Ue ha rinviato al 16 dicembre la nuova scadenza sulla decisione per l’acquisizione da parte di Londra di Refinitiv, il fornitore globale di dati e infrastrutture del mercato finanziario, partecipata da Blackstone e Thomson Reuters. L’Antitrust aveva sospeso l’esame a luglio per consentire alle parti di fornire informazioni rilevanti sull’operazione, ma comunque Lse per completarla deve comunque cedere Borsa Italiana.

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