Un ex eurodeputato inglese ammette di essersi venduto a Putin
Nathan Gill, ex europarlamentare e capo del partito di destra populista Reform UK (il partito dell’euroscettico Nigel Farage) in Galles, ha ammesso di avere accettato tangenti durante il suo mandato da parlamentare europeo, tra il 2014 e il 2020, per fare alcune dichiarazioni filorusse. Lo ha fatto durante un processo a suo carico in corso a Londra, nel Regno Secondo quanto emerso in tribunale, Gill ha preso soldi da Oleg Voloshyn, ex parlamentare ucraino definito dagli Stati Uniti “pedina” dei servizi segreti russi, in cambio di interventi a Strasburgo, dichiarazioni televisive e l’organizzazione di eventi con politici filorussi. Le autorità britanniche hanno sequestrato messaggi WhatsApp che documentano la collaborazione tra i due, trovati sul telefono di Gill dopo il suo fermo all’aeroporto di Manchester il 13 settembre 2021 in base alle leggi antiterrorismo. Tra le attività contestate, Gill difese in Parlamento i canali televisivi ucraini 112 Ukraine e NewsOne, sostenendo che fossero trattati ingiustamente dallo Stato ucraino. I canali erano legati a Viktor Medvedchuk, politico filorusso con stretti legami con il presidente Vladimir Putin, arrestato all’inizio dell’invasione dell’Ucraina e successivamente scambiato con prigionieri russi. Gill apparve anche sui canali stessi per sostenere Medvedchuk e organizzò incontri tra eurodeputati e rappresentanti filorussi, tutto in cambio di compensi economici.
L’accusa ha sottolineato come l’ex eurodeputato fosse incaricato di presentare interrogazioni, contattare funzionari della Commissione europea e tenere eventi in favore di interessi russi, come confermano i messaggi WhatsApp intercettati. Dominic Murphy, capo dell’unità antiterrorismo della Metropolitan Police, ha dichiarato che Gill riceveva pagamenti per diffondere narrazioni favorevoli a Mosca. Padre di cinque figli, Gill sarà giudicato a novembre. Il suo avvocato ha anticipato che la condanna comporterà molto probabilmente il carcere. Durante il processo, la giudice Cheema-Grubb ha confermato che Gill ha ammesso di aver presentato interrogazioni, rilasciato dichiarazioni e svolto altre attività in Parlamento a favore di partiti filorussi in Ucraina. Il Labour gallese ha reagito criticando la vicinanza passata di Gill a Farage, sottolineando il rischio che interessi russi venissero anteposti a quelli del Galles. “Pensavamo che Nigel Farage avrebbe anteposto i propri interessi a quelli del Galles, ma ora sembra che anteporrà anche gli interessi della Russia a quelli del Galles”, sono le dichiarazioni riportate dalla BBC. Reform UK ha respinto le accuse: “Un gesto meschino dettato dalla pura disperazione da parte del Partito Laburista gallese, che viene respinto dall’opinione pubblica e sta perdendo terreno nei sondaggi”. Ora Gill non è più membro di Reform UK, ma la sua carriera politica in Galles lo aveva visto protagonista come leader di UKIP tra il 2014 e il 2016 e successivamente di Reform UK nel 2021, guidando la campagna elettorale per il Senedd, il Parlamento gallese.
La sentenza è prevista a novembre: l’avvocato di Gill, Peter Wright, ha detto che probabilmente Gill passerà almeno un periodo in carcere.




