
Architetture e visioni. Il racconto fotografico di Alberto Lagomaggiore in mostra a Villa Ghirlanda
Inaugurerà sabato 17 maggio nelle sale di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (MI) la mostra personale di Alberto Lagomaggiore “Fotografie di architettura 1994-2024”, a cura di Maria Fratelli e Giorgio Olivero, che ripercorre trent’anni di fotografia d’architettura del noto fotografo, allievo di Gabriele Basilico. Un centinaio le fotografie in mostra, tra bianco e nero e colore, realizzate da Lagomaggiore perlopiù con fotocamera analogica di grande formato, a partire dalla metà degli anni Novanta sino ad oggi. Alle prime immagini che raccontano le profonde trasformazioni urbanistiche che hanno interessato grandi città come Milano e Genova, e delle quali Lagomaggiore è stato diretto testimone visivo, si aggiungono i lavori, realizzati a partire dalla fine degli anni Novanta, per riviste e cataloghi di note aziende del settore del design industriale. Una sezione della mostra è dedicata alle fotografie, inedite e non ancora mai pubblicate, del cantiere di restauro del 2004 di Villa Belgiojoso Bonaparte (Villa Reale) in via Palestro a Milano, uno dei principali monumenti del Neoclassicismo milanese, sede della Galleria d’Arte Moderna. Una galleria di immagini suggestive e ricche di fascino che, attraverso uno sguardo inconsueto e originale, si muovono tra spazi architettonici e opere d’arte. Completano l’excursus sull’attività trentennale di Lagomaggiore le immagini di ricerca personale dedicate all’edilizia “minore”, spesso non vincolata e degradata, come la serie dedicata alle Cascine di Milano, significativi manufatti edili cerniere tra il tessuto urbano e la campagna circostante, ed anche agli edifici testimoni della trasformazione delle città, come la serie di immagini sui Cantieri di Milano. A conclusione della mostra vengono presentati i due recenti lavori “Cuneo Zone di Confine” e “MILANO OVER”, entrambi del 2020, confluiti in due volumi fotografici, dove emergono tutti gli elementi delle principali tematiche indagate negli anni da Lagomaggiore come l’analisi urbanistica delle città, il racconto del tessuto urbano nelle sue varie declinazioni di edilizia abitativa e industriale, la dettagliata indagine delle trasformazioni dello spazio proiettato dalle architetture.
La mostra sarà visitabile fino all’8 giugno.