
Il Cheetah Conservation Fund diventa Ente del Terzo Settore
Il 16 marzo scorso Il Cheetah Conservation Fund è stato iscrizione al Registro RUNTS diventando così un’associazione di promozione sociale. Da ora innanzi comparirà la sigla APS ETS dopo nome: nuovo statuto, status e finalmente agevolazioni, compreso il 5 per mille, che potrà essere destinato a partire dalla prossima dichiarazione dei redditi. Questi i dati: Cheetah Conservation Fund Italia APS ETS – C.F. 90067050022
Per ragioni di spazio, riassumiamo le nostre azioni del 2021 in maniera sintetica, sperando di non avere dimenticato nulla.
Il risultato è arrivato grazie a numerose attività, a partire dagli eventi on line, iniziative incontri, accordi e interventi in cui la Dottoressa Laurie Marker, fondatrice del CCF, è stata protagonista.
Nonostante la pandemia, il CCF non si è fermato, anche se con meno personale, e da marzo di quest’anno è nuovamente aperto al pubblico ed ai turisti. Il DNA dei ghepardi confiscati in Somaliland viene studiato, e si è scoperto che in realtà sono solo 4 le sottospecie di ghepardo. Infatti, in Somaliland i cuccioli confiscati provengono dal Kenya, dall’Etiopia, dal Sudan, e sono tutti sottospecie diverse.
In Somaliland, ci sono attualmente 81 cuccioli di varie età, da poche settimane a 5 mesi. Il personale è sottoposto ad un tour de force notevole perché sono 10 locali e 5 internazionali, tra veterinari, tecnici infermieri veterinari e semplici lavoratori generalisti.
La Dr Marker ha viaggiato tantissimo tra il Somaliland e la Namibia, ha tenuto corsi ai capi villaggio, formazione ai veterinari (anche con l’Etiopia) e finalmente, nel dicembre 2021 è stata posata la prima pietra della riserva di Geer Deeble, un territorio semi-arido che dovrà ospitare tutti i ghepardi salvati, finalmente liberi. Il governo del Somaliland ha affidato il terreno per 30 anni al CCF, e già è stata creata la recinzione, e si è iniziato a costruire l’ambulatorio, dopo che è stata trovata l’acqua potabile grazie al sostegno di Terresolidali.