
Bruxelles inserisce i reperti di Ostia Antica tra i patrimoni europei
L’area archeologica di Ostia Antica diventa patrimonio storico e culturale europeo. Lo ha annunciato la Commissione Ue, che ha insignito del ‘Marchio del patrimonio europeo’ dieci siti dell’Unione, dalla Polonia al Portogallo. Questi luoghi “offrono a tutti i cittadini europei una grande possibilità di avvicinarsi al loro patrimonio culturale e rafforzare il proprio sentimento di appartenenza all’Ue”, ha dichiarato in una nota la commissaria europea responsabile per la cultura, Mariya Gabriel.
I siti sono stati selezionati da una giuria di esperti indipendenti. Con l’aggiunta dei 10 di oggi, salgono a 48 i
luoghi detentori del marchio europeo, fra i quali figurano anche il Forte di Cadine (Trento) e il Museo casa Alcide de Gasperi (Pieve Tesino). A differenza di quelli patrimonio mondiale Unesco, questi siti (la cui selezione è cominciata nel 2013) sono considerati importanti per la storia e la cultura europea, non solo dal punto di vista estetico.
Il titolo di “Marchio del Patrimonio Europeo”, assegnato su iniziativa del commissario per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Educazione e la Gioventù, riconosce al sito dell’antico porto di Roma – sottolinea il Mibact in una nota – un ruolo significativo nella storia e nella cultura europea, valorizzato dall’intenso programma di rilancio attuato negli ultimi anni.
Ostia Antica – fa notare il ministero di Beni culturali e Turismo – ha guadagnato il primo posto nella classifica dei 10 siti storici insigniti quest’anno del titolo: un risultato reso possibile dall’impegno, la capacità e la passione dei tanti professionisti dei beni culturali che vi lavorano. Il Parco Archeologico di Ostia Antica – si ricorda ancora – è uno dei musei autonomi istituito con il secondo step della riforma promossa dal ministro Dario Franceschini. E’ diretto dall’archeologa Mariarosaria Barbera.
Il riconoscimento è stato istituito nel 2013 e finora ha premiato 48 siti europei. Ostia Antica è stata scelta insieme agli altri 9 siti per il 2020 al termine di una procedura di selezione che ha visto impegnati esperti indipendenti provenienti da tutto il continente nella valutazione delle candidature avanzate dagli Stati membri.