Europa

Dall’Ue 624 milioni ai 253 ricercatori, 27 dei quali italiani

Il Consiglio Europeo della Ricerca (Erc) ha assegnato nuovi finanziamenti a ricercatori già affermati che lavorano in campi innovativi (Advanced grants): 624 milioni di euro destinati a 253 ricercatori attivi nei Paesi europei. Tra i vincitori ci sono 27 italiani, che sono infatti al terzo posto per nazionalità dopo Germania e Regno Unito, ma solo 15 di questi lavorano in Italia.

Delle 1.735 proposte presentate all’Erc, il 20,8% sono firmate da donne, una percentuale che ha visto una costante crescita a partire dal 2014, anno in cui la percentuale si aggirava intorno al 10%. I nuovi progetti di ricerca, rileva l’organizzazione europea, porteranno anche alla creazione di circa 2.300 nuovi posti di lavoro per personale di ricerca, dottorandi e borsisti.

“Gli Advanced grants dell’Erc supportano ricercatori all’avanguardia in tutta Europa e danno ai nostri talenti la possibilità di realizzare le loro idee innovative”, commenta Mariya Gabriel, Commissario europeo per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Educazione e i Giovani. “Il loro lavoro pionieristico contribuirà a risolvere le sfide sociali, economiche e ambientali più urgenti”.

Per la presidente dell’Erc, Maria Leptin, “seguendo la loro curiosità scientifica, questi ricercatori stanno spingendo le frontiere della nostra conoscenza in una vasta gamma di campi. È essenziale finanziare questo tipo di ricerca – rileva – per mantenere l’Europa all’avanguardia scientifica”.

Nella classifica dei Paesi vincitori, il gradino più alto del podio è occupato dalla Germania, con 61 progetti vincitori, seguita da Regno Unito (45) e Paesi Bassi (27). L’Italia è quinta dopo la Francia, con 15 ricerche finanziate. Tra le istituzioni premiate, le Università di Padova e Trento, che si affermano la primo posto per numero di Advanced grant aggiudicati, seguite da Verona, Bologna e Genova, Politecnico di Milano, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (Luiss)’Guido Carli’ di Roma, Istituto Clinico Humanitas e Istituto Universitario Europeo di Firenze.

Fra i progetti italiani vincitori, 1 dei 3 dell’università di Padova prevede di utilizzare cervelli in miniatura (organoidi) per studiare le cause e i meccanismi associati all’insorgenza delle patologie dello sviluppo del cervello; sempre a Padova si lavora a una nuova di terapia genica per le malattie neurometaboliche ereditarie. Al Politecnico di Milano si studiano piattaforme innovative per capire come progrediscono i tumori incurabili e nuovi concetti di calcolo per ridurre il consumo energetico nel machine learning (apprendimento automatico).

Fuori dall’Italia, la ricerca dell’Università slovena di Lubiana intende sfruttare le prime osservazioni fatte dal nuovo telescopio spaziale James Webb per cercare nuovi indizi sulla nascita di stelle, galassie e  buchi neri. Misurare la biodiversità nelle le isole è l’obiettivo della ricerca del Consiglio Superiore delle Ricerche Scientifiche (Csic) spagnolo, e modelli matematici per somministrare antibiotici e chemioterapia sono alla base del progetto guidato della francese École Polytechnique.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio