Il vertice Nato con Trump a Bruxelles
Rischio di imprevedibilità e preoccupazione dell’UE
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, è atterrato oggi (11/7/2018) a Bruxelles insieme alla moglie Melania, per una visita alla Nato, all’UE e al Regno Unito, prima di recarsi da Putin. Il vertice con la Nato potrebbe essere burrascoso. Trump accusa gli Stati membri di non rispettare le regole, soprattutto quelle finanziarie. Sarebbero diversi, infatti, gli Stati in arretrato con il pagamento delle quote, che corrisponderebbero al 2% del prodotto interno lordo (PIL). Il tweet presidenziale che ha suscitato polemiche e commenti insofferenti richiede agli alleati di rimborsare gli Usa per gli arretrati. Molti Paesi della Nato, infatti, – sostiene Trump – sono al di sotto del loro impegno pari al 2% ed inadempienti da molti anni nei pagamenti: rimborseranno gli Stati Uniti? Noi paghiamo troppo e loro troppo poco – continua – ma è una cosa sulla quale lavoreremo. Ora c’è il vertice Nato, poi incontri nel Regno Unito, cha ha qualche difficoltà, poi sarà la volta del Presidente russo: francamente – conclude Trump – quest’ultimo potrebbe rivelarsi il più semplice di tutti. Chi l’avrebbe mai detto?
E’ proprio il rapporto con Putin ch preoccupa non poco gli alleati europei e il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha reagito con un ammonimento: Cara America, apprezza i tuoi alleati; dopotutto non ne hai così tanti e l’Europa spende di più per la tua difesa, perché tutti rispettano un alleato che è ben preparato e dotato. Il denaro è importante, ma generalmente la solidarietà lo è di più”.
I leader europei della Nato temono il rimbrotto di Trump per i ritardi dei pagamenti, ma non è chiaro se sono disposti a versare gli arretrati menzionati. Che cosa può succedere in caso negativo? Quali potrebbero essere le reazioni del presidente americano? Qualcuno teme l’annullamento della partecipazione a qualche esercitazione della Nato, oppure che ritardi lo spiegamento, già concordato, di truppe ed equipaggiamenti in Europa. Temono anche che Trump, senza alcuna consultazione con gli alleati, possa stringere accordi con Putin. Di che genere? Con quali eventuali ripercussioni sull’Europa e, in particolare, sui paesi europei confinanti con la Russia?
Quello con Trump, per gli europei, sarà comunque un vertice con un elevato rischio di imprevedibilità, accentuata non da un’accurata preparazione diplomatica, ma preannunciata da messaggi non affidati agli ambasciatori, ma lanciati attraverso il social network Twitter. Non c’è che dire. L’uso dell’informatica fa progressi, speriamo che sostituendo la diplomazia non faccia danni. Un dato tuttavia è certo: l’uso di questo nuovo strumento da parte del presidente del più potente Paese del mondo per fare politica ha già creato timori ed incertezze. Qual è il vero obiettivo di Trump? Giova all’America creare divisioni in Europa? Chi sarà disposto a offrirle la solidarietà che l’Europa le ha garantito fino ad ora? Ne sapremo di più a conclusione del vertice e del viaggio a Helsinki?