Europa

La Procura europea porta avanti 350 indagini per danni al bilancio Ue di 4,6 miliardi

“La Procura europea ha più di 2000 relazioni e questo è solo l’inizio. Attualmente ha più di 350 indagini in corso per un danno stimato al bilancio europeo di 4,6 miliardi di euro”. Lo ha detto la Laura Kovesi, procuratrice capo della Procura europea (Eppo) in audizione alla Commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento europeo. Kovesi ha ricordato che la Procura europea “ha avviato le sue operazioni il primo giugno”. “Recentemente uno dei nostri procuratori si è reso conto che almeno cinque indagini avviate in vari Paesi membri sono collegate tra di loro, riguardano frode all’Iva transfrontaliera e alle dogane. Stiamo identificando tutte le ramificazioni e il danno stimato è al di sopra di mezzo miliardo di euro”, ha spiegato la procuratrice Kovesi.

“E’ indubbio che c’è un valore aggiunto straordinario garantito” dal lavoro della procura europea. “In ogni Paese membro partecipante abbiamo un ufficio specifico che si occupa solamente della frode europea, che è indipendente dagli uffici di procura nazionali. Cerchiamo di unificare poi l’approccio delle indagini sulla frode in tutti i Paesi”, ha spiegata la numero uno dell’Eppo. “In un caso di frode carosello abbiamo condotto le perquisizioni contemporaneamente in quattro Paesi. Invece che in qualche mese abbiamo condotto queste indagini in poche settimane, conclusa in meno di tre settimane”, ha sottolineato. “Abbiamo dimostrato che le informazioni contenute nel nostro sistema di gestione dei casi ci consentono di creare un collegamento tra i casi nei vari Paesi membri che altrimenti non sarebbero potuto essere verificato”, ha aggiunto Kovesi.

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