Europa

La Ue contro Mosca anche al Wto

L’Unione europea si gioca tutte le sue carte per indebolire l’economia russa e, oltre agli scambi finanziari di Mosca, punta a colpire anche quelli commerciali. L’idea di Bruxelles di togliere alla Russia lo status di ‘nazione più favorita’ all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) sembra trovare d’accordo anche gli Stati membri, che potrebbero presto adottare nuove contromisure commerciali seguendo le stesse procedure utilizzate fin qui i ultimi pacchetti di sanzioni adottate in questi giorni. “C’è forte sostegno a lavorare con Paesi che la pensano allo stesso modo su una dichiarazione congiunta e – ha fatto sapere una portavoce della Commissione Ue – c’è la volontà di adottare misure commerciali appropriate”. Far cadere le relazioni privilegiate con Mosca, mossa possibile sulla base dell’eccezione di sicurezza nazionale garantita dal Wto, porterebbe a dazi e divieti di esportazione sul giro d’affari – stimato in 95 miliardi di euro – per tutte le società russe che hanno rapporti commerciali in Europa.

Oltre alle sanzioni, la diplomazia è al lavoro per cercare una soluzione al conflitto. Alla vigilia di una telefonata tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Putin, è stato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a sentire lo stesso Erdogan, ribadendo l’unità all’interno della Nato contro la guerra della Russia in Ucraina” e “l’imperativo” di “concentrarsi sull’arresto conflitto e sull’alleviare le sofferenze umanitarie”. Come “misura precauzionale”, se la situazione dovesse precipitare, intanto, la forza di pace dell’Ue in Bosnia (Eufor) ha annunciato che la Francia effettuerà voli di addestramento con jet veloci sulla Bosnia a partire dal 7 marzo.

Fonte: Commissione europea

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