Europa

Le isole Shetland vogliono separarsi dalla Scozia

Chi di secessionismo ferisce, di secessionismo rischia di perire. E’ il caso della Scozia, dove il governo locale guidato dagli indipendentisti dell’Snp di Nicola Sturgeon non cessa di sventolare la bandiera di un preteso referendum bis sul distacco dalla Gran Bretagna, dopo quello perduto nel 2014, a causa della propria opposizione alla Brexit cavalcata a Londra da Boris Johnson; ma viene minacciato di essere ora ripagato con la medesima moneta dalle remote Isole Shetland – terre su cui 27.000 anime convivono con 80.000 pecore dalla celebre lana – che di restare amministrativamente legate alla nazione scozzese non sembrano avere più alcuna voglia.

L’ultimo segnale è arrivato dal Consiglio amministrativo locale, il quale il 10 settembre ha approvato con 18 sì e solo 2 no una mozione “esplorativa” che raccomanda di verificare “l’opzione” di chiedere lo sganciamento da Edimburgo. L’idea è quella d’invocare l’autodeterminazione – che nel caso andrebbe sancita comunque da “un referendum”, secondo il presidente della piccola assemblea, Steven Coutts – per trasformarsi in un’entità separata: associata al Regno Unito, dal quale al contrario degli indipendentisti scozzesi gli isolani non appaiono affatto interessati a divorziare, visto il loro mercato di riferimento; ma da cui sperano di ottenere un’autonomia (anche fiscale) pari a realtà come Jersey o l’Isola di Man.

Si tratta di valutare la possibilità di ritagliarsi una vera “autodeterminazione fiscale e politica”, ha ventilato Coutts, contestando all’esecutivo locale scozzese di aver abbandonato l’arcipelago. Edimburgo ha replicato ricordando i 15 milioni di sterline stanziati dal proprio budget negli ultimi tre anni per finanziare il vitale servizio di traghetti verso le Shetland. Ma i ribelli lamentano carenze nelle forniture di generi essenziali come i combustibili e accusano la Sturgeon di aver dimenticato “le promesse” del suo predecessore Alex Salmond sui piani di un maggiore decentramento amministrativo per le stesse Shettland, le Isole Orcadi o le Isole Occidentali di Scozia. Rinfacciandole di non aver condiviso in alcun modo i benefici della devolution strappati a Londra con questi territori marini; e di non promettere nulla di buono per loro, laddove mai la Scozia dovesse diventare davvero un giorno Stato sovrano.

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