
L’Unione europea adotta misure per contrastare l’emergenza coronavirus
Fin dal mese di gennaio la Commissione europea ha gestito il coordinamento continuo per l’emergenza coronavirus con gli Stati membri per condividere informazioni, valutare le necessità e garantire una risposta coerente a livello di UE.
Tra le misure messe in campo vi è stato il supporto ai rimpatri di cittadini europei dalla Cina attraverso la copertura del 75% dei costi dei voli grazie all’attivazione del meccanismo di protezione civile dell’UE. Nell’ambito di questo strumento, l’Italia ha inviato due aerei per il rimpatrio dei cittadini dell’UE in quarantena sulla nave da crociera Diamond Princess, ormeggiata dai primi di febbraio a Yokohama in Giappone.
Nelle scorse settimane la Commissione ha stanziato 232 milioni di euro per sostenere il piano di preparazione e risposta globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità destinato in particolare ai sistemi sanitari deboli e con resilienza limitata, misure quali la diagnosi rapida e la sorveglianza epidemiologica in Africa, ricerche urgenti sulla diagnostica, sulle terapie e sulla prevenzione attraverso anche un partenariato tra UE ed industria farmaceutica.
Lo scorso 31 gennaio, inoltre, è stato pubblicato un invito alla manifestazione di interesse per proposte di ricerca relative al nuovo Covid-19: a disposizione della ricerca ci sono 10 milioni di euro per migliorare l’assistenza clinica dei pazienti colpiti dal virus e la risposta generale in tema di sanità pubblica. Anche nell’ambito dell’Iniziativa in materia di Medicinali Innovativi (IMI) si attende entro il mese di marzo un invito a presentare proposte sul nuovo virus.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e l’Agenzia dell’UE per la sicurezza aerea (AESA), tutte agenzie europee, continuano a fornire orientamenti tecnici informazioni in merito alla modalità con le quali affrontare la situazione. Negli ultimo giorni è stato attivato il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE che, per rispondere alla richiesta dell’Italia – nell’ambito del Meccanismo di protezione civile dell’UE – di fornitura di mascherine per la protezione del viso, ha trasmesso a tutti gli Stati membri la richiesta di assistenza.
Il 2 marzo inoltre la Presidente Von Der Leyen ha annunciato la creazione del “Corona Response Team”, una task force che si occuperà degli aspetti principali legati all’epidemia, dal tema della salute a quello della mobilità e dell’economia. Tre i pilastri principali: il primo raccoglierà risposte in campo medico, dalla prevenzione alle misure di soccorso e sostegno, all’informazione. Il secondo si occuperà dei temi legati alla mobilità, viaggi e spostamenti comprese le domande relative agli accordi di Schengen. Il terzo coprirà l’economia, con attenzione a settori come turismo e commercio, alla catena di forniture e al più ampio quadro economico. Del Corona Response Team faranno parte Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’economia, Janez Lenarcic, Commissario per la gestione delle crisi, Stella Kyriakides, Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Ylva Johansson, Commissario per gli affari interni, e Adina Valean, Presidente della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia nel Parlamento europeo.
Contemporaneamente è stato lanciato il relativo portale dove è possibile visionare tutte le informazioni suddivise per i settori individuati così da fornire una panoramica complessiva attraverso un accesso agevolato alle informazioni relative alle risposte all’emergenza fornite da Corona Response Team.
Anche il Parlamento europeo ha adottato alcune misure di tutela in quanto Istituzione aperta ai cittadini, lo ha annunciato il Presidente David Sassoli durante la conferenza stampa del 2 marzo, tranquillizzando comunque sulla continuità di svolgimento delle attività parlamentari compresa la sessione plenaria dal 9 al12 marzo. I limiti interesseranno invece le attività legate a visite esterne, dei deputati, del personale, degli assistenti accreditati e degli assistenti locali, degli eventi organizzati sia da europarlamentari che da gruppi politici.