Europa

Nova Gorica si celebra capitale europea della cultura insieme a Gorizia

In occasione della cerimonia di inaugurazione della Capitale europea della cultura, l’8 febbraio si terrà una manifestazione che unisce simbolicamente Gorizia e Nova Gorica con la presenza anche di Commissari europei: un corteo partirà dalla stazione di Gorizia alle 10. La cerimonia introduttiva sarà alle 16 in piazza Transalpina. Il corteo attraverserà Carinarnica alle 14 e le celebrazioni continueranno fino alle 18 con discorsi istituzionali e spettacoli. Dalle 19, borderless party.

Il titolo di Capitale europea della cultura consente alle città di stimolare il loro sviluppo locale e regionale attraverso la cultura e comporta una serie di benefici culturali, economici e sociali a lungo termine, sia per le città che per le regioni circostanti. Per poter essere selezionate, le città dovevano istituire un programma culturale con una forte dimensione europea, promuovendo la partecipazione attiva delle loro comunità. La Commissione ha assegnato alle Capitali europee della cultura 2025 il premio Melina Mercouri, del valore di 1,5 milioni di euro, finanziato nell’ambito del programma «Europa creativa» in riconoscimento della qualità dei loro preparativi per l’anno in corso. Glenn Micallef, Commissario per l’equità intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, ha dichiarato: «Congratulazioni alle nostre Capitali europee della cultura 2025, Chemnitz e Nova Gorica. Attendo con interesse un intero anno di celebrazioni che mettano in evidenza la diversità, le identità e i valori delle culture europee, evidenziando nel contempo ciò che riunisce i cittadini europei nel celebrare la nostra diversità, le nostre identità e i nostri valori. Si tratta inoltre di un’opportunità per riflettere sull’impatto di questa prestigiosa iniziativa negli ultimi 40 anni».

La Piazza della Transalpina (Piazza dell’Europa in sloveno), centro delle celebrazioni, è uno dei diversi progetti finanziati dai fondi di coesione UE a Gorizia e Nova Gorica. La Piazza è stata restaurata grazie a 5,6 milioni di fondi europei che hanno trasformato questa simbolo di divisione in uno di unità, uno spazio condiviso di connessione transfrontaliera. Tra gli altri progetti finanziati, anche dal programma Interreg Italia-Slovenia, figurano la trasformazione di un ex ospedale in un moderno campus scolastico transfrontaliero per studenti italiani e sloveni (16,5 milioni) e la riconversione di un ex magazzino ferroviario in spazi culturali e per spettacoli (2,15 milioni).

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