
Gli Emirati Arabi costruiranno un mega data center in Francia
Gli Emirati Arabi Uniti costruiranno un maxi data center in Francia. Lo ha reso noto l’Eliseo, spiegando che è stato firmato a Parigi un partenariato in presenza del presidente francese Emmanuel Macron e dell’omologo emiratino Mohamed Bin Zayed Al Nahyan. Il progetto prevede un investimento fra i 30 e i 50 miliardi di euro e, al momento, deve ancora essere deciso il sito in cui sorgerà la struttura. Il data center avrà una capacità di calcolo che potrà arrivare fino a un gigawatt e sorgerà all’interno di un campus dedicato all’Intelligenza artificiale (IA), che sarà sviluppato dal fondo di investimento emiratino Mgx coadiuvato da un consorzio di investitori francesi e del Paese del Golfo. Macron e Mohamed Bin Zayed “hanno espresso la volontà di creare una partnership strategica nel campo dell’Intelligenza artificiale e si sono impegnati a esplorare collaborazioni su progetti e investimenti a sostegno dello sviluppo della filiera dell’intelligenza artificiale”, si legge in una dichiarazione congiunta franco-emiratina.
Un annuncio sulla prima parte dei finanziamenti arriverà a maggio durante il Summit Choose France 2025, appuntamento annuale che riunisce a Parigi aziende mondiali di diversi settori. Secondo quanto riferito dalla presidenza francese, Abu Dhabi si è impegnata anche a “esplorare delle collaborazioni su progetti di investimento che sostengono lo sviluppo della catena di valore dell’Intelligenza artificiale”. In particolare, questi dossier riguarderanno altri data center, i microchip e una collaborazione accademica tra la Francia e gli Emirati Arabi Uniti. Poco prima dell’annuncio dell’accordo, la ministra francese responsabile dell’Intelligenza artificiale, Clara Chappaz, ha annunciato che ben 35 siti in Francia sono pronti per la creazione di nuovi data center. Una spinta verso l’innovazione, quella francese, che giunge proprio in vista del vertice sull’Intelligenza artificiale che si terrà a Parigi i prossimi 10 e 11 febbraio, a cui è prevista la partecipazione di oltre cento Paesi. Fra i partecipanti più attesi al vertice figurano il vicepresidente degli Stati Uniti James David Vance, il vicepremier cinese Zhang Guoqing, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Gli Emirati Arabi Uniti, tra i maggiori paesi produttori di petrolio, sono partner di lunga data degli Stati Uniti in materia di sicurezza e puntano a occupare un ruolo sempre più importante nel campo dell’Intelligenza artificiale, in un contesto di crescente concorrenza con i vicini Qatar e Arabia Saudita. Non a caso il tema dell’IA, nel quadro della cooperazione tecnologica, è stato al centro dell’agenda del presidente emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahyan durante una visita a Washington lo scorso dicembre. La spinta di Abu Dhabi verso l’Intelligenza artificiale è guidata dalla holding G42 e da Mgx, di cui è partner il fondo sovrano da 330 miliardi di dollari Mubadala. Il mese scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato una joint venture denominata Stargate, che coinvolge gli investitori azionari OpenAI, SoftBank e Oracle, alla quale partecipa anche Mgx. I partner di Stargate hanno promesso di investire inizialmente 100 miliardi di dollari per costruire i server che forniranno potenza di calcolo all’Intelligenza artificiale.
Lo scorso settembre, Mgx, BlackRock, Global Infrastructure Partners (Gip), Microsoft hanno annunciato la Global IA Infrastructure Investment Partnership (Gaiip), con l’obiettivo di effettuare investimenti in nuovi data center per soddisfare la crescente domanda di potenza di calcolo, nonché in infrastrutture energetiche per creare nuove fonti di energia per queste strutture. Questa partnership contribuisce a sostenere un ampio ecosistema IA, fornendo pieno accesso su base non esclusiva a una vasta gamma di partner e aziende. Per esempio, Nvidia supporterà Gaiip offrendo la sua competenza nei data center, a beneficio dell’ecosistema dell’Intelligenza artificiale. La Gaiip si impegnerà attivamente anche con i leader del settore per aiutare a migliorare le catene di fornitura IA e l’approvvigionamento energetico a vantaggio dei suoi clienti e del settore.
Fonti informate citate dalla stampa internazionale hanno riferito che Sam Altman, l’amministratore delegato di OpenAI (nota per lo sviluppo del popolare modello di linguaggio IA ChatGpt), ha programmato per questa settimana una visita negli Emirati Arabi Uniti per discutere con il gruppo di investimento Mgx della raccolta fondi da 40 miliardi di dollari lanciata per sostenere la prossima fase di crescita ed espansione. La tappa di Altman ad Abu Dhabi assume particolare rilievo alla luce della sfida statunitense rappresentata dalla cinese DeepSeek, modello di Intelligenza artificiale generativa più economica rispetto a OpenAI. L’obiettivo di Altman è quello di ottenere garanzie sui finanziamenti per i progetti in corso, tra cui Stargate.