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Il Codacons presenta un esposto al Garante Privacy e all’Antitrust contro TikTok per truffa aggravata

Il Cosacons ha presentato un esposto al Garante per la Privacy e all’Antitrust contro il social network TikTok, per chiedere «l’adozione di misure urgenti tese a tutelare i minori e una maxi-sanzione nei confronti della società valutando il sequestro e l’oscuramento del social network e il coinvolgimento della magistratura laddove dovessero profilarsi ipotesi penalmente rilevanti». La decisione è stata presa perché ci sarebbe, come si legge nel testo, “il mancato rispetto da parte di TikTok delle disposizioni dell’Autorità in tema di minori che accedono al social, e la possibilità per i minori di 13 anni di registrarsi alla piattaforma ricorrendo a semplici sotterfugi». Secondo il Cosacons gli impegni presi da TikTok non sarebbero in alcun modo “sufficienti a tutelare i minori dalle insidie e dai pericoli che possono trovare sui social network» perchè, continua l’esposto, “i minori che frequentano i social possono essere esposti a contenuti inappropriati o sconvolgenti, come commenti o immagini cattivi, aggressivi, violenti o sessuali. Non secondari sono le ricadute in termini di pubblicità ingannevole o occulta presente sul social, specie nel caso di TikTok in cui si è già contestata l’esistenza anche di clausole vessatorie nei Termini di Servizio che si presentano poco chiari, ambigui e comportano uno squilibrio tra il professionista che fornisce il servizio e gli utenti». E ancora: “I rimedi adottati dalla società in attuazione del Provvedimento del Garante non sono affatto finalizzati ad una controllabilità certa e sicura del minore che si iscrive o accede sulla piattaforma, in quanto appaiono – proprio come le precedenti procedure – solamente formali e non effettive, né tantomeno efficaci. Ad oggi l’unico rimedio visibile e fruibile per gli utenti ed adottato da TikTok per assolvere all’obbligo di utilizzare un sistema di accertamento dell’età anagrafica dell’utente è quello della richiesta iniziale di inserimento dell’età anagrafica: chiunque, persino un bimbo di sei anni potrebbe mettere una data diversa dalla sua per accedervi». Proprio per questo il Codacons ha chiesto al Garante della Privacy e all’Antitrust di disporre il sequestro e l’oscuramento del social network, elevando una maxi-sanzione nei confronti della società per il mancato rispetto delle disposizioni dell’Autorità.

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