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Il Grande Fratello fiscale si fa ancora più intrusivo col Risparmiometro

Equità fiscale, ridistribuzione, solidarietà sociale, partecipazione della cittadinanza, si può girare la torta come si vuole ma tutti sanno che il fisco è il Grande Fratello. Una sensazione? No, la realtà: è infatti in arrivo il Risparmiometro, strumento con cui il fisco potrà effettuare controlli ove ritenga che risparmi e reddito sembrano incongruenti..

L’idea alla base di questo strumento è quella di individuare il denaro percepito in nero e mai versato in banca (perché sui conti correnti il fisco ha già accesso e dunque versare il nero non conviene, perché agevola il fisco a verificare l’incongruenza della dichiarazione dei redditi), sulla base del volume dei risparmi annui del contribuente.

Il risparmiometro dovrebbe analizzare conti correnti, conti deposito titoli e/o obbligazioni, conti a deposito a risparmio libero vincolato, rapporti fiduciari, gestioni collettive del risparmio, gestioni patrimoniali, certificati di deposito e buoni fruttiferi, conti terzi individuali e globali, carte di credito, prodotti finanziari emessi dalle assicurazioni e acquisti e vendita di oro e metalli preziosi. In sostanza serve a valutare tutti i rapporti finanziari riconducibili ai contribuenti tramite codice fiscale presente in anagrafe tributaria. È già in vigore?

Il nuovo strumento è in via di sperimentazione, nel 2018 verranno effettuati i primi controlli selettivi sui contribuenti persone fisiche relativamente ai redditi dichiarati nel 2013-2014, per poi passare alle società nel 2019.

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