
L’amministratore delegato di una società produttrice di gelati “espulso per attivismo politico”
Si può fare politica, e litigare, anche con un gelato. Accade negli stati Uniti dove Ben & Jerry’s, casa produttrice di gelati acquisita nel 2000 da Unliver, ha affermato che il suo amministratore delegato, David Stever, è stato rimosso proprio da Unilever a causa dell’attivismo politico di Ben & Jerry’s. La casa madre aveva chiesto ai produttori di gelato di smettere di criticare pubblicamente il presidente Donald Trump.
Ben & Jerry’s è nota per aver preso una posizione pubblica su questioni sociali sin dalla sua fondazione nel 1978 da Ben Cohen e Jerry Greenfield. Ha spesso sostenuto campagne su temi come i diritti LGBTQ+ e il cambiamento climatico.
Il produttore di gelati è stato acquistato da Unilever nel 2000 tramite un accordo di fusione che ha creato un consiglio indipendente incaricato di proteggere i valori e la missione del marchio di gelati. Ma Unilever e Ben & Jerry’s sono in disaccordo da un po’. Il loro rapporto si è inasprito nel 2021 quando Ben & Jerry’s ha annunciato che avrebbe interrotto le vendite in Cisgiordania. La disputa si è intensificata nell’ultimo anno quando Ben & Jerry’s ha sostenuto un cessate il fuoco a Gaza. A novembre la società di gelati ha intentato una causa affermando che Unilever aveva cercato di impedirle di esprimere sostegno ai rifugiati palestinesi e circa un mese fa, in un altro atto giudiziario, Ben & Jerry’s ha affermato che Unilever aveva cercato di impedirle di criticare pubblicamente Donald Trump.
La documentazione depositata in tribunale da Ben and Jerry’s afferma che la decisione di estromettere Stever, nella società di gelati sin dal 1088, è stata presa senza alcuna consultazione, come richiesto dall’accordo di fusione tra le due società.