Flash

Le energie rinnovabili hanno coperto il 56% della domanda di elettricità di maggio

Nel mese di maggio le fonti rinnovabili hanno coperto il 55,9 per cento della domanda elettrica in Italia (era il 52,8 per cento a maggio 2024): si tratta del dato più alto di sempre. In aumento la fonte fotovoltaica (+27,1 per cento), eolica (+11,3 per cento, dato con segno positivo dopo quattro mesi di flessione) e geotermica (+2 per cento). In diminuzione la fonte idrica (-15,3 per cento), e termica (-5,1 per cento). Nel mese di maggio, in diverse ore le fonti rinnovabili hanno coperto oltre il 100 per cento della domanda. Lo riferisce Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondo cui nel mese di maggio 2025 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86,5 per cento dalla produzione nazionale e per la quota restante (13,5 per cento) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore del saldo estero mensile è stato pari a 3,3 TWh, -13,7 per cento rispetto al valore registrato a maggio 2024. In dettaglio, la produzione nazionale netta è risultata pari a 21 miliardi di kWh. A maggio il fabbisogno di energia elettrica in Italia è stato pari a 24,2 miliardi di kWh, valore in diminuzione del 2,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, porta la variazione a -1,8 per cento. Tale risultato è stato determinato dalla presenza di un giorno lavorativo in meno (21 invece di 22) e da una temperatura media mensile inferiore di 0,6 gradi centigradi rispetto a maggio 2024. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio è stata ovunque negativa: -3,1 per cento al Nord, -3 per cento al Centro e -1,6 per cento al Sud e Isole. Nei primi cinque mesi dell’anno il fabbisogno nazionale è in flessione dell’1,1 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2024 (+0,1 per cento il valore rettificato).

L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, è in aumento dell’1 per cento rispetto a maggio 2024 (+1,2 per cento la variazione rettificata). In crescita i comparti della meccanica, alimentari, cemento calce e gesso e cartaria; in flessione mezzi di trasporto, metalli non ferrosi, chimica, ceramiche e vetrarie. Sostanzialmente stabile la siderurgia. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica destagionalizzato e corretto dall’effetto calendario risulta in diminuzione rispetto ad aprile 2025 (-0,8 per cento). L’indice Imcei ha fatto registrare per il terzo mese consecutivo una variazione congiunturale positiva (+2,8 per cento), portando il trend in crescita. L’indice Imser elaborato da Terna sui dati dei consumi elettrici mensili forniti da alcuni gestori di rete di distribuzione (E-Distribuzione, Unareti, A-Reti, Edyna e Deval), e che viene presentato in differita di due mesi rispetto ai dati dei consumi elettrici e industriali, ha fatto registrare a marzo 2025 una variazione negativa del 3,7 per cento rispetto a marzo 2024. A maggio la nuova capacità rinnovabile è in aumento di 566 MW, -14 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Di questi, 162 MW per impianti collegati in Alta Tensione, 201 MW in Media Tensione e 204 MW in Bassa Tensione. Nei primi cinque mesi del 2025 la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 2.650 MW, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-12,1 per cento). Al 31 maggio 2025 si registrano in Italia 14.708 MWh di capacità di accumulo (valore in aumento del 69,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2024), che corrispondono a 6.285 MW di potenza nominale, per circa 803.759 sistemi di accumulo. La crescita nel 2025 dei sistemi di accumulo è guidata dall’entrata in esercizio di impianti grid scale approvvigionati da Terna tramite il meccanismo del Capacity Market. Da maggio 2024, la nuova capacità di accumulo in Alta Tensione è pari a 3.825,78 MWh.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio