Migliaia di case occupate, scatta la campagna per sgomberarle e recuperarle
Il giro di vite annunciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni contro le occupazioni abusive degli immobili e il contestuale avvio degli sgomberi incontra il plauso delle associazioni dei proprietari immobiliari. Il fenomeno, come è noto, ha assunto in decenni dimensioni ragguardevoli in tutta Italia, con migliaia di appartamenti e spazi occupati abusivamente, sia di proprietà pubblica che privata.
Solo nella città di Roma gli alloggi occupati sarebbero – secondo dati di Confedilizia però soltanto indicativi perchè difficili da aggiornare – quasi 7mila e 92 gli stabili, di cui 66 ad uso abitativo, il tutto con una conta approssimativa che porta a quasi 12mila le persone che occupano uno spazio in maniera illegale. Sempre nella Capitale è presente un edificio che risulta essere occupato da 14 anni. A Catania sarebbero un centinaio gli immobili non più nella disponibilità dei legittimi proprietari, come del resto a Genova (200) o Palermo, che conta bene 17 plessi abitativi fuori uso per un totale di 3mila appartamenti. Fotografia inquietante anche a Torino (con 24 stabili occupati), Reggio Calabria (110 alloggi popolari) e anche Venezia, con 19 occupazioni e 14 ‘invasioni’ di terreni. Al di là di una situazione a detta di tutti peggiorata in maniera esponenziale negli anni, la macchina della giustizia non sempre è rimasta al palo, come dimostra un piano di sgomberi approvato ad aprile dello scorso anno dall’ex prefetto di Roma Matteo Piantedosi che sulla vasta area immobiliare della Capitale ha censito decine di immobili, anche di pregio, oggetto, tra l’altro, di occupazioni gravate da sequestro preventivo e da altre proprietà interessate da ordine di rilascio da parte dell’autorità giudiziaria. Nella lista, tra gli altri, figuravano un immobile occupato da anni dall’organizzazione politica Casapound, un intero stabile già utilizzato dall’Atac, un’ex caserma occupata da un centinaio di famiglie dal giugno 2003, una sede dell’Inps e un’ex area industriale. E anche ‘Spin Time’, storica occupazione abitativa nella zona centrale della città salita alle cronache per il clamore destato dal gesto del cardinale elemosiniere del Papa, Konrad Krajewski, intervenuto di persona nello stabile – dove circa 400 persone erano rimaste senza corrente – per riattaccare i contatori.
L’annuncio di Meloni sulle occupazioni immobiliari abusive incontra il favore di Confedilizia: “Ci troviamo di fronte a una situazione intollerabile – avverte il presidente Giorgio Spaziani Testa – e il fatto che un governo dichiari finalmente di volersene fare carico, pur con le difficoltà del caso date dal passare degli anni, è un’ottima notizia. Per questo siamo pronti a dare tutto il nostro sostegno, visto che stiamo parlando di un fenomeno che in termini di quantità, e dico questo purtroppo senza la precisione che invece sarebbe necessaria, riguarda migliaia di unità immobiliari, molto spesso pubbliche e anche private”. Poi, aggiunge, “per le situazioni di reale necessità sociale si possono destinare, ma questa volta in maniera legale, immobili pubblici, spesso lasciati andare».