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Più di 100 morti negli scontri nel Darfur occidentale in Sudan

Più di 100 persone sono state uccise dopo giorni di scontri etnici nello stato del Darfur occidentale in Sudan. I combattimenti tra tribù arabe e combattenti della comunità africana Masalit, sostenuti da ex ribelli, vanno avanti da giorni, nell’area di Kreinik hanno provocato migliaia di sfollati, anche attraverso il confine nel vicino Ciad, stando a quanto affermano le Nazioni Unite.

Un sopravvissuto agli scontri afferma che uomini armati hanno attaccato il loro villaggio a ovest di Kreinik e hanno aperto il fuoco prima di bruciare le case, hanno anche teso agguati sulla strada principale impedendo alle persone di fuggire. I feriti non hanno potuto ricevere cure mediche urgenti.

Domenica sono iniziati nuovi scontri tra le comunità che hanno provocato almeno 55 persone. Martedì sono stati recuperati altri corpi tra i cespugli, portando il bilancio delle vittime a più di 100. Decine sono ancora i dispersi.

Il mese scorso 43 persone sono state uccise in un’altra parte del Darfur occidentale. Scontri etnici sono stati segnalati anche nel sud della regione inquieta.

Il governo ha dispiegato una forza congiunta di unità paramilitari, esercito e polizia nel Darfur occidentale e meridionale per cercare di contenere la violenza.

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