Flash

Sanzioni Usa contro quattro giudici della Corte penale internazionale

Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, ha annunciato sanzioni contro quattro giudici della Corte penale internazionale (Cpi), accusati di aver avviato azioni contro cittadini statunitensi e israeliani senza averne gli strumenti legali. I quattro giudici – l’ugandese Solomy Balungi Bossa, la peruviana Luz del Carmen Ibanez Carranza, la beninese Reine Adelaide Sophie Alapini Gansou, la slovena Beti Hohler – sono “direttamente coinvolti” negli sforzi della Corte per “arrestare, fermare, perseguire cittadini degli Stati Uniti o Israele, senza il consenso” dei due Paesi, non aderenti allo Statuto di Roma, si legge in una nota. La Corte penale internazionale, prosegue il segretario di Stato “è politicizzata e rivendica falsamente discrezionalità illimitata nell’indagare, accusare e perseguire cittadini degli Stati Uniti e dei nostri alleati”. Washington adotterà tutte le azioni “necessarie per proteggere la nostra sovranità, quella di Israele e di qualsiasi altro alleato degli Stati Uniti dalle azioni illegittime della Corte penale internazionale”. Rubio ha infine rivolto un invito ai Paesi che sostengono la Cpi, “molti dei quali hanno ottenuto la loro libertà al prezzo di grandi sacrifici degli statunitensi”, a contrastare “questo vergognoso attacco” a Usa e Israele.

Per la Corte penale internazionale “le sanzioni emesse dagli Stati Uniti nei confronti dei quattro giudici, sono un chiaro tentativo di attentare all’indipendenza del tribunale”. “Queste misure sono un chiaro tentativo di minare l’indipendenza di un’istituzione giudiziaria internazionale che opera grazie al mandato di 125 Stati membri da tutto il pianeta. La Cpi fornisce giustizia e speranza a milioni di vittime di atrocità inimmaginabili, nel rigoroso rispetto dello Statuto di Roma, e mantiene i più alti standard di protezione dei diritti degli indagati e delle vittime”, si legge nella nota. Attaccare chi lavora per “accertare le responsabilità” non “aiuta i civili ostaggio dei conflitti”, ma “incoraggia solo coloro che credono di poter agire impunemente”. Le misure, comunicate dal segretario di Stato Marco Rubio, “non sono dirette solo a persone designate, ma anche a tutti coloro che sostengono la Corte, compresi i cittadini e le entità corporative degli Stati Parte. Sono contro vittime innocenti in tutte le situazioni dinanzi alla Corte, nonché lo stato di diritto, la pace, la sicurezza e la prevenzione dei crimini più gravi che sconvolgono la coscienza dell’umanità”.

Mostra altro

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio