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Stupro su autobus a New Dehli, impiccati i 4 condannati

Quattro uomini sono stati impiccati prima dell’alba del 20 marzo scorso a Nuova Delhi per il brutale stupro di una ragazza su un autobus nel dicembre 2012, che scioccò il paese. Gli assalitori picchiarono selvaggiamente con sbarre di ferro la 23enne e il fidanzato, saliti su un autobus a Nuova Delhi dopo una serata al cinema. La giovane studente di fisioterapia morì 2 settimane dopo per le ferite riportate.

“Nostra figlia ha finalmente avuto giustizia. il sole si alza oggi con nuove speranze per le figlie dell’India”, ha commentato la madre della vittima, Asha Devi, che ha atteso la notizia dell’avvenuta esecuzione davanti al carcere di Tihar, dove si era radunata una folla fin dalle prime ore del mattino.

L’esecuzione di Akshay Thakur, Vinay Sharma, Pawan Gupta e Mukesh Singh è avvenuta alle 05.30 ora locale, dopo che la sera precedente erano stati respinti gli ultimi appelli degli avvocati. Ad aggredire la coppia di fidanzati erano stati in 6. Ma Ram Singh, che era anche il conducente dell’autobus, è morto in carcere per un apparente suicidio. E un altro responsabile, che aveva 17 anni all’epoca dei fatti, è stato scarcerato nel 2015 dopo aver scontato tre anni di carcere, la pena massima per un minorenne in India.

In India le condanne a morte sono rare e non sempre vengono eseguite. Vi sono state cinque esecuzioni dal 1995 e l’ultima risaliva al 2015. Lo stupro di Nirbhaya (senza paura), il nome dato dalla stampa indiana alla giovane vittima, provocò un’ondata manifestazioni di protesta in tutta l’India sollevando il velo sulla diffusa piaga degli stupri.

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