
Troppi luoghi comuni intorno all’Africa
L’Africa è nell’opinione comune un luogo da cui si fugge, per l’eco mediatica che inevitabilmente hanno gli sbarchi verso l’Europa. Genocidi (in Ruanda negli anni ’90), guerre civili o scontri etnici e religiosi (Sudan, Congo) fanno certamente parte del modo di essere, purtroppo, del Continente nero, ma quest’ultimo presenta anche una serie di caratteristiche che le cattive notizie mettono in ombra.
La notizia può apparire così datata e lontana nel tempo da essere sostanzialmente irrilevante ma l’Africa è considerata la culla del genere umano. La Rift Valley è considerata da molti studiosi; i più antichi resti di Homo sapiens sono stati trovati in Etiopia e nel 1974, vicino Khadr fu trovato lo scheletro di Lucy, un Australopithecus Afarensis che visse circa 3,2 milioni di anni fa, e che molti scienziati ritengono sia il più antico antenato diretto dell’uomo. Lo sviluppo della civiltà in Africa è attestato dalle Piramidi in Egitto, ma in realtà a vantare il maggior numero di queste opere architettoniche è il Sudan: ne ospita 223 contro le 138 dell’Egitto ma le minori dimensioni e l’ubicazione meno accessibile ha fatto sì che a divenire attrazione turistica siano state solo quelle egiziane.
Secoli dopo l’Africa presentava uno sviluppo anche maggiore di quello europeo. Nel 1500 la città di Timbuktu nel Mali aveva 115mila abitanti, mentre Londra solo 20mila abitanti, ed ospitava anche un università. Oggi in effetti solo il 39% della popolazione africana vive in aree urbane. E benché l’Africa sia il Paese col più veloce sviluppo demografico (oggi vi vivono 1,1 miliardi di persone, nel 2050 saranno 2,3 miliardi), solo il Cairo, Egitto, e Lagos, in Nigeria sono megalopoli con oltre 10 milioni di abitanti (Nigeria ed Egitto sono peraltro i Paesi più popolosi del continente, anche se lo sviluppo demografico più alto si registra in Niger). Più noto è il fatto che l’Africa ha una popolazione prevalentemente giovane: in molti stati africani la metà della popolazione non ha ancora raggiunto i 25 anni; l’aspettativa media di vita nel continente è però bassa: 58 anni.
Anche se, con le sole eccezioni di Etiopia e Liberia, tutta l’Africa è stata colonizzata da Paesi non africani (Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia, Germania e Portogallo), la lingua più parlata in Africa è l’arabo, rappresentato da vari dialetti: lo parlano 170 milioni di persone e vivono principalmente in Nord Africa (in totale, le lingue parlate nei 54 Stati del continente sono 2.000).
La povertà in Africa è sicuramente diffusa ma che l’Africa sia un Paese povero è in parte un luogo comune. L’Angola sta vivendo una vera e propria fase di boom economico, tanto da aver invertito i flussi di immigrazione verso il Portogallo (di cui è stata una colonia): oggi sono i portoghesi che emigrano in Angola. L’Angola è anche il paese che ha espresso anche il primo miliardario (in euro) della storia dell’Africa: Isabel dos Santos Fontes.