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Una tomografia può salvare il verde in città dagli eventi climatici estremi

Gli alberi in città «forniscono eco servizi ambientali importantissimi, oltre al “rapimento” dell’anidride carbonica in atmosfera», spiega il piacentino Massimo Turci, esperto in arboricoltura con una laurea in antropologia culturale. Per questo si parla sempre più spesso di riforestazione urbana, che da un lato soddisfino l’esigenza fisica e mentale di avere intorno a noi alberi, animali e cieli stellati e dall’altro tengano conto degli eventi climatici estremi.

«Siamo spesso convinti che un albero con una perfetta simmetria sia più stabile e sano di un albero asimmetrico, con rami spezzati su un lato per intenderci. Non è così» dice Turci. «I rischi di stabilità di un albero seguono parametri diversi in base al contesto: città o bosco – continua -. La resistenza al vento viene misurata per esempio a due velocità: 90 km/ora se “vento di zona”, 119 km/ora richiesto invece per legge dall’edilizia. Questa estate, in seguito ad un’analisi strutturale, abbiamo fatto abbattere un cedro dell’Atlante a Piacenza, in corso Europa. Mentre a inizio primavera abbiamo fatto ricerca di stabilità di “Nonna Quercia” a Castelsangiovanni. Spesso sono gli interventi di potatura che esegue l’uomo a rendere una pianta – nel tempo – meno stabile». La tomografia sonica è un metodo di analisi moderno che analizza la qualità interna del legno mediante l’impiego di onde sonore e consente di esaminare diverse sezioni di tronco: sofisticati sensori, fissati al tronco, producono un’onda sonora che viene rilevata. Si misura la velocità di propagazione del suono all’interno del legno rilevando così la presenza di eventuali anomalie interne. «Fatti anche i test di trazione, conclusa la diagnosi – conclude Turci – si abbattono gli alberi solo quando necessario per la pubblica sicurezza, sia in aree verdi pubbliche che private. Si consideri, come per le prove meccaniche fatte con la lattina di coca-cola vuota sottoposta a pesi, che un albero anche se internamento quasi cavo e più sono vecchi più sono cavi, può resistere benissimo a venti, tempeste o auto che ci vanno a sbattere».

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