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Errori reiterati

Sbagliare è umano, perseverare diabolico, nel nostro caso riteniamo sia colpevole reiterare gli errori quando procurano tragiche conseguenze alla vita altrui.
Sapranno i tanti scienziati, coinvolti a vario titolo e che in questi mesi hanno fatto dichiarazioni pubbliche, dirci quanto hanno inciso, nell’aumento dei contagi e perciò nei ricoveri ospedalieri, nello stravolgimento delle vite personali e dell’economia, nei costi sanitari, nei ritardi e nei disservizi, nei rischi e nelle sciagurate conseguenze, alcune decisioni prese o non prese? Le aperture delle discoteche in estate e le movide non controllate, le sale bingo e sale scommesse rimaste aperte fino ad ora, le elezioni regionali ed il referendum, i trasporti colpevolmente non organizzati con i necessari controlli e limiti di capienza, quanto hanno inciso sulla recrudescenza del virus, sull’aumento esponenziale dei contagi? Quale danno ha procurato alla salute pubblica ed alla vita sociale e lavorativa di tutti non avere effettuato in primavera i concorsi per anestesisti, aver lasciato da anni migliaia di giovani medici senza la possibilità di accedere alle scuole di specialità mentre tutti sappiamo che già prima della pandemia si richiamavano in servizio i medici in pensione per mancanza di personale? Mancano da anni radiologi ed infermieri, anestesisti e medici sul territorio e se la sanità ospedaliera, almeno in certe regioni ed aree, è efficiente risulta assolutamente carente e disorganizzata la sanità territoriale.

Da maggio ad oggi molto si poteva fare e non è stato fatto e molto si è fatto di sbagliato come nei giorni scorsi i concorsi per insegnanti in piena pandemia o lasciare che sui mezzi pubblici si assiepassero le persone come se non esistesse il covid. E che dire dei molti appelli, iniziati in primavera, per ricordare a tutti la necessità di vaccinarsi contro l’influenza mentre ad oggi la maggior parte delle regioni non hanno i vaccini neppure per le categorie a rischio?

Se tutti possiamo capire le incertezze e gli errori di febbraio e marzo oggi non vi sono più giustificazioni, si è vanificato tutto lo sforzo fatto dagli italiani nei mesi di chiusura, il sacrificio di medici ed infermieri, si è di fatto irriso alla morte di chi è spirato senza neppure il conforto di un famigliare, si è irriso al dolore di chi non è neppure certo di aver seppellito il proprio genitore o un estraneo. Si sono sciupati mesi preziosi per insipienza, arroganza, confusione tra forze politiche diverse e per paura di una crisi politica, di un possibile ritorno alle urne, si sono tenuti al loro posto ministri pericolosi per la loro impreparazione e caparbietà. Anche i ritardi di questi ultimi giorni, con i Dpcm che si susseguono, dimostrano che la realtà è in continuo peggioramento e che non è impossibile pensare a responsabilità per disastro colposo.

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