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Usque tandem abutere

Mercoledì 16 dicembre: stiamo ancora aspettando di sapere di che colore ci sveglieremo domattina, gialli, rossi, arancioni? Governo e tecnici non hanno ancora deciso e in verità, quando decidono, cambiano subito idea, affermano e smentiscono, annunciano e ritrattano e comunque non c’è mai il buonsenso a guidare le scelte né la dovuta precauzione, tramite le forze preposte all’uopo, per verificare come le disposizioni ed i permessi sono attuati. In molti abbiamo provato grande sdegno per le centinaia di migliaia di persone che nello scorso fine settimana si sono accalcate, senza distanza di sicurezza, fuori dai grandi magazzini e nei centri storici, con il conseguente rischio di nuovi contagi ma lo sdegno più profondo dobbiamo provarlo per chi, dal governo alle amministrazioni locali, non aveva predisposto misure per impedire quanto è accaduto.

Ancora una volta, come di prassi, si pensa di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati, era già avvenuto con le riaperture delle discoteche e delle sale bingo, con le scuole e con la disorganizzazione dei trasporti e come avviene ora con il liberi tutti, salvo poi correre di corsa a rinchiuderci di nuovo tutti perché sono sconosciute, al loro vocabolario ed alla loro cultura, sia le parole prevenzione che moderazione, mentre il pressapochismo e l’improvvisazione imperano in un orgia di arroganza di Dcpr e nomine di sempre nuovi esperti.

In questi giorni sono state riprese dai giornali, come nuove scoperte, realtà delle quali si era a conoscenza da mesi, dal piano pandemico obsoleto e non aggiornato agli errori nell’organizzazione dei trasporti e nell’apertura delle scuole e la magistratura indaga sulle tante morti che si sarebbero potute evitare, mentre ogni giorno si contano ancora molte centinaia di vittime. Intanto aumentano i senza tetto per le strade perché le case protette, i rifugi, non sono stati approntati e sanificati, e aumentano le lunghe code alle mense dei tanti nuovi poveri che cercano un pasto caldo, tutti esempi di una disperazione strisciante che colpisce sia chi ha perso tutto sia chi sta vedendo l’Italia precipitare per la mancanza di una guida consapevole e capace. Anche il Presidente della Repubblica sembra sentirsi impotente a garantire il rispetto della democrazia parlamentare e ancora una volta ci si deve affidare al buon senso ed alla buona volontà di chi continua, dall’infermiere al medico, dalla cassiera del supermercato all’autotrasportatore, dall’artigiano al professionista, dallo studente al pensionato a fare il suo dovere di cittadino ma fino a quando durerà la nostra pazienza? Usque tandem abutere?

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