
In attesa di Giustizia: quarto grado
Il titolo non inganni: questo non sarà un commento alla trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete 4, bensì all’esito dell’ultima (forse) intrapresa giudiziaria di Piercamillo Davigo, colui che sosteneva l’inutilità del giudizio di appello, che tutti i mali della giustizia sono prodotti da avvocati senza scrupoli che pur di guadagnarsi una parcella sommergono le Corti di appelli e ricorsi, ragione per cui ridare ossigeno al sistema è possibile solo eliminando le impugnazioni. Ce ne sarebbe anche un altro: eliminare la difesa, ma questo lo ha, probabilmente, lasciato intendere confidandosi in tutta sincerità solo con il suo fido sodale Marco Travaglio. Quest’ultimo, al pensiero, ha avuto un orgasmo suggerendo in seguito alla moglie di raccontargli delle favole in cui gli Albi degli Avvocati bruciano come in una scena di Farenheit 451 eccitandolo in modo da facilitare il pagamento del “debito coniugale”.
Ma torniamo a Davigo: condannato in primo grado a Brescia per rivelazione di segreti di ufficio ha ricorso in appello smentendo se stesso anche a proposito del dogma che non ci sono innocenti ma solo colpevoli che la fanno franca. Sentenza confermata e successivo ricorso in Cassazione: rigettato anche questo e siamo ai canonici tre gradi di giudizio…non pago, Piercamillo ha chiesto ai suoi avvocati (ne ha due, idealmente superstiti dell’auspicato sterminio) di proporre ricorso straordinario per Cassazione che in pochi sapranno di cosa si tratta: è un istituto relativamente recente, introdotto nel 2017 su sollecitazione della Corte Costituzionale che mette in discussione il principio di intangibilità del giudicato ma solo in casi assolutamente eccezionali se si tratta di far porre rimedio ad un errore materiale o di fatto dei giudici stessi della Cassazione.
E’ accadimento assai raro che “cane mangi cane” e, nello specifico, che i giudici di una Sezione della Corte dicano che i colleghi di un’altra abbiano preso fischi per fiaschi; i dati dell’annuario statistico del 2024 parlano chiaro: su circa 47.000 procedimenti definiti in sede di Legittimità i ricorsi straordinari costituiscono lo 0,9% e di questi solo 25 sono stati accolti tutti gli altri dichiarati inammissibili o rigettati: tra questi, nell’Anno del Signore 2025, c’è anche quello del Dottor Sottile: poker!
Finirà qui? Davigo per il momento tace ma non è escluso che decida di andare oltre, dopo essersi ritrovato accanito sostenitore della fallibilità dei giudici e della incompetenza dei P.M.: sono lontani i tempi (gli “anni ’90) quando sosteneva che i giudici sono il meglio della società italiana ed i P.M. il meglio del meglio del meglio…Ora Davigo avrebbe la possibilità di chiedere un quinto grado di giudizio dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Dell’uomo che intendeva rivoltare l’Italia come un calzino è rimasto solo un ex magistrato che ha concluso la sua carriera commettendo un reato e che si godrà la lauta pensione (dopo aver fatto ricorso al T.A.R. ed al Consiglio di Stato anche contro il pensionamento, collezionando altre due sconfitte) da pregiudicato perché tale è secondo una brutale ma esatta definizione che segna la nemesi della tirannide delle manette, dell’egocentrismo e delle pretese purificatrici della società per via giudiziaria
Ei fu…