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Toghe&Teglie: fregola ricca

Marco Marino

Buona Pasqua a tutti i lettori da Marco Marino della Sezione Ligure del Gruppo Toghe & Teglie: è noto che tra la mia regione e la Sardegna vi siano forti legami sino all’estremo di Carloforte – meglio noto per la qualità straordinaria del tonno – che è da considerare una vera e propria enclave in cui si parla tutt’ora dialetto ligure.

Non stupirà, dunque, la proposta culinaria che offro alla vostra attenzione: un ricco primo piatto incentrato sulla fregola, pasta di semola (praticamente un cous cous a grana grossa) tipica della Sardegna; bando agli indugi e passiamo alla preparazione.

Per prima cosa mettetevi all’opera per realizzare un robusto soffritto con olio evo, carote, sedano e cipolla al quale aggiungere anche dello scalogno e della salsiccia al finocchietto a grana grossa.

Sfumate con vino bianco di buona qualità ed a questo punto aggiungete un bicchiere d’acqua, un cucchiaino di rosmarino fresco tritato e un rametto di santoreggia; non la conoscete? Beh, è l’occasione buona per farlo: è un’erba aromatica ricca di principi attivi e vitamine con (tra le molte) proprietà anti ossidanti e antibatteriche.

Coprite e fate andare a fuoco lentissimo (io uso addirittura la fiamma pilota). A parte, nel frattempo, preparate un brodo vegetale, oppure utilizzare un mestolo di quanto appena preparato, con un paio di litri d’acqua.

E’ il momento di mondare e tagliare dei carciofi: mentre i gambi puliti e affettati con una mandolina andranno inseriti subito nel sugo (così si scioglieranno e conferiranno sapore), gli spicchi sottili del cuore è preferibile metterli a cuocere poco prima di buttare la fregola.

Ci siamo quasi, è una ricetta per nulla complicata ma richiede pazienza: allungate il sugo con il brodo e aggiungere la fregola tostata (media o grossa) facendola risottare per non meno di 20 minuti ed avendo l’accortezza di assaggiare ogni tanto per verificare la sapidità.

Aggiungete una bustina di zafferano e, terminata la cottura, mantecate con ricotta salata (oppure con quella affumicata).

Per gustare al massimo tutti gli aromi è bene aspettare che si intiepidisca, ma addirittura il giorno dopo è ancora meglio…e per far scuocere la fregola ci vuole un impegno fuori dal comune.

Buon appetito ed ancora auguri!

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