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Toghe&Teglie: gnocchetti al gorgonzola

Buona settimana a tutti i lettori da Manuel, Fondatore del Gruppo Toghe & Teglie, che ogni tanto dismette la veste di curatore di questa rubrica per indossare i panni del proponente una ricetta; questa volta è – sostanzialmente – quella di un condimento che può ben adattarsi anche ad una pasta, preferibilmente corta, o diventare un intingolo buono da abbinare ai crostini di un aperitivo o (magari senza l’aggiunta del burro) alla presentazione fantasiosa di una pera sbucciata, tagliata a metà e così guarnita a fine pasto.

Ebbene, gli gnocchetti al gorgonzola sono un grande classico degli anni ’80 del secolo – e millennio – scorso, come le penne al salmone o quelle alla Maitò, i maccheroncini Nepentha e altre delizie cui si potrebbe dedicare una serie di ricette su queste colonne: si tratta di un piatto facile da preparare sottraendolo alla banalità del sugo già pronto, o peggio ancora dei 4 Salti in Padella, ma si devono seguire alcune regole.

Ammetto, in questo caso di non avere preparato gli gnocchi in casa ma, se non altro, erano freschi di un pastificio artigianale non lontano dallo studio: una prima accortezza da seguire è quella della quasi contestualità della cottura degli ingredienti del piatto per evitare che l’intingolo si “azzecchi”, avvantaggiandosi della brevissima durata di quella degli gnocchi; dunque, su due fuochi adiacenti mettete a bollire l’acqua leggermente salata (il piatto è già molto sapido) e una noce di burro in una padella capiente a sciogliersi lentamente con fiamma bassa senza friggere. A parte avrete già del gorgonzola non troppo piccante tagliato a pezzetti e della panna fresca da cucina con cui diluire il burro appena fuso aggiungendo poi gradualmente il gorgonzola per farlo fondere amalgamando bene il composto con il fuoco al minimo o poco più.

Nel frattempo avrete messo a bollire gli gnocchi e appena affiorano levateli dall’acqua con una schiumarola e tuffateli nella padella con il condimento: terminato il travaso, alzate la fiamma e spadellate per qualche secondo mescolando delicatamente. Se gradita, si può aggiungere anche una spolverata di grana con stagionatura, però, non superiore a 18 mesi per evitare una dispersione del gusto dell’ingrediente principale.

Buon appetito!

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