
Buona settimana a tutti, sono Laura Antonelli, avvocata pisana del Gruppo Toghe & Teglie che sfido chiunque a non volere all’uscio per farla entrare ed accomodare ai fornelli: potrei preparare lì per lì qualche delizia della cucina toscana come quella che vado a spiegarvi oggi come si fa.
Il bordatino…o che sarà mai? E’ una zuppa tipica della mia città, cucina povera ma molto saporita: soprattutto se gli ingredienti sono quelli boni, verdure dell’orto per prime.
Dunque procuratevi dei fagioli borlotti (in mancanza si possono usare anche i cannellini ma non sono la scelta ottimale), del cavolo nero, aglio, peperoncino e concentrato di pomodoro, farina gialla e l’olio evo che non può mancare.
Ora fate cuocere i fagioli, tenendo da parte il loro brodo, e sbollentate il cavolo nero, strizzatelo e tenetelo a sua volta da parte.
Preparate, a questo punto, un soffritto olio, aglio e un pezzettino di peperoncino, aggiungete un poco di concentrato di pomodoro e poi un paio di ramaioli di fagioli, non tutti quelli che avete preparato. Con le quantità, come al solito, qui si va a occhio.
Lasciate cuocere a fuoco basso e, ogni tanto, allungate con l’acqua di cottura dei fagioli. Dopo una mezzoretta levate dal fuoco e frullate tutto. Rimettete sul fuoco aggiungendo il cavolo nero e i fagioli interi che avete conservato.
Allungate ancora con brodo di fagioli e, dopo venti minuti versare lentamente della farina gialla girando con una frusta sino a rendere il tutto simile a una crema e badando di far cuocere bene la farina gialla.
Al servizio ci sta bene un giretto d’olio a crudo e una macinata di pepe nero. Per esagerare, e io lo consiglio, aggiungere della pancetta croccante ad ogni porzione.
Con il freddo che è in arrivo, è un piatto assolutamente ideale, e poi è gran buono!
Alla prossima