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Toghe&Teglie: le polpette secondo Bartolo

Bartolo Iacono

Buongiorno e buone feste, per quel poco che si può festeggiare: sono Bartolo Iacono, avvocato siciliano di Scicli, del Gruppo Toghe & Teglie.

Ho pensato di proporvi una preparazione appetitosa e semplice da realizzare (la mia cucina è impostata su semplicità e tradizione): le polpette. Le polpette sono  qualcosa che – tutto sommato – fa sempre gola ma è preferibile farsele a casa, laddove vi è la certezza che l’impasto non è frutto del recupero di innominabili avanzi ed eccovi, allora, una tra le molte varianti che si possono mettere in tavola di un piatto saporitissimo che ha, come molti, il suo segreto nella qualità degli ingredienti e, francamente, quelli qui in Sicilia non mancano.  

La scelta  ottimale consiste nell’impiegare un misto di carne come base e, dunque, procuratevi carne tritata finemente, al 40%  di suino (il meglio in assoluto sarebbe il maialino nero dei Nebrodi) ed il rimanente 60% di vitello: non manzo il cui sapore lega meno bene con l’indispensabile maiale.

Mescolate bene le due carni, se piace si può aggiungere del rosso d’uovo nella miscela, ed unitevi un  ingrediente fondamentale: la provola ragusana che in precedenza avrete tagliato a cubetti di piccole dimensioni.

Oltre al maialino dei Nebrodi  non avete nemmeno la provola ragusana?  Vi perdete qualcosa ma, pazienza, potrete rimediare con una provola purchè fresca e fermo il  divieto assoluto di impiegare Galbanino o simili succedanei che, per il contenuto letale di conservanti, aromi e coloranti, sono considerati armi di distruzione di massa vietati dalla Convenzione di Ginevra. Fidativi di un avvocato cuciniere…

Amalgamate bene l’impasto e formate le vostre polpette dando loro la forma che preferite ed, infine, avvolgetele con due fettine di bacon (anche in questo caso  sarebbe preferibile quello ricavato dal maialino dei Nebrodi) come si può vedere in fotografia e provvedete ad un primo, un passaggio in padella con poco olio, il tempo di una buna rosolatura a fuoco moderato/basso, a cui farete seguire una ventina di minuti almeno (io vado a  intuito) in forno ventilato a 180° con le polpette adagiate in una teglia ben oliata.

Non è roba da Cracco, lo so bene ma voi volete mangiare qualcosa di saporito e che potete prepararvi a casa quando volete o preferite qualche incomprensibile ed impronunciabile insieme di ingredienti?  Soprattutto volete mangiare o il digiuno quaresimale continua?

Ciao a tutti, alla prossima!

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