
Buone Feriae Augusti a tutti da Saverio La Grua, per la seconda settimana di fila deputato a rappresentare in questa rubrica il Gruppo Toghe&Teglie: inorgoglito dall’apprezzamento dei miei amici, spero di cogliere anche il vostro con questo suggerimento culinario che ricorda la parmigiana di melanzane ma non lo è. O, se preferite, è la versione siciliana.
Parliamone, non prima di esservi procurati melanzane di tipo violetta in quantità necessaria a ricavarne fette spesse circa un centimetro e realizzare due strati nella teglia o pirofile prescelta. Servono, inoltre: pane grattugiato, prosciutto cotto, uova fresche da far rassodare, formaggio a pasta filata (a piacer vostro), parmigiano grattugiato, salsa o passata di pomodoro, sale e pepe.
Si dia inizio alla preparazione friggendo le melanzane in abbondante olio di semi di girasole tenendo conto che qualsiasi altro metodo di cottura è considerato un crimine culinario: insomma, se siete a dieta voltate pagina e andate – magari – a leggere la rubrica “In attesa di Giustizia” che l’appetito lo fa passare.
Mentre le vostre fette di melanzane fritte saranno a scolare sulla apposita carta assorbente, dedicatevi a cospargere il fondo della vostra teglia o pirofila con il pane grattugiato e, in seguito, posatevi sopra il primo strato di melanzane da ricoprire a sua volta con fette di prosciutto cotto tagliate non molto sottili; quindi aggiungete le uova sode affettate ed il formaggio anch’esso in fette di un certo spessore, senza esagerare. Tutto a occhio, insomma, secondo le migliori tradizioni di questa rubrica.
Ora aggiungete uno strato leggero di salsa di pomodoro cospargendola a sua volta con abbondante parmigiano e, infine, stendete il secondo strato di melanzane.
Abbiamo terminato? Non ancora, manca un tocco di facile realizzazione: mentre il preparato di melanzane si insaporisce ante cottura, in una ciotola sbattete il rosso di un altro paio d’uova con sale, pepe, parmigiano grattugiato e pangrattato e con questo composto spennellate il timballo prima di infornarlo a 200° per il tempo necessario a fare rapprendere le uova e formare una crosticina.
Se eravate pronti per la prova costume, ora ve la potete dimenticare ma…ne sarà valsa la pena.
A presto!