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  • Si avvicina al piacentino un nuovo coleottero di origine giapponese e cinese

    Riceviamo e pubblichiamo un avviso di Coldiretti

    Si chiama Popillia japonica, e già si stanno facendo delle catture in trappole a feromoni nei comuni confinanti con l’Oltrepò pavese (i comuni di Alta Val Tidone, Ziano P.no, Borgonovo VT, Castel San Giovanni, Sarmato sono in zona cuscinetto)

    Si tratta di uno scarabeide particolarmente pericoloso sia allo stadio larvale che adulto, molto polifago, infesta più di 300 diverse specie vegetali, tra cui piante da frutto, numerose colture agricole e piante da giardino, dove le aree destinate a prato e i tappeti erbosi sono i principali siti a rischio. La defogliazione delle piante ospiti è il sintomo principale causato dagli adulti, mentre le larve si nutrono di radici. Il piano di controllo prevede una serie di monitoraggi nelle aree in cui l’organismo nocivo potrebbe introdursi, al fine di impedirne l’ingresso e l’insediamento. Il piano operativo permetterà di attuare rapidamente e con efficacia le procedure di eradicazione della Popillia japonica che alle nostre latitudini compie una sola generazione all’anno.

    CICLO BIOLOGICO: Gli adulti emergono dal terreno a partire dal mese di giugno e si spostano sulle piante ospiti per l’alimentazione e l’accoppiamento, preferendo le esposizioni soleggiate. I maschi compaiono alcuni giorni prima delle femmine, l’epoca di volo va da giugno a settembre, con la maggior presenza a metà luglio. La deposizione delle uova avviene sotto il cotico erboso, in genere in prati umidi di graminacee, all’interno di piccole gallerie profonde 5-10 cm. L’ovideposizione può avvenire, in minor misura, anche nel suolo di altre colture come ad esempio mais e soia. Nei mesi invernali la popolazione, composta in prevalenza da larve di III età, staziona nel terreno ad una profondità variabile tra i 10 e i 25 cm, in primavera le larve si spostano nuovamente negli strati più superficiali del terreno dove riprendono l’attività trofica a carico delle radici delle piante. In tarda primavera, completato lo sviluppo e raggiunti circa 32 mm di lunghezza, le larve di III età si impupano all’interno di celle terrose.

    Un adulto di Popillia japonica, ha una lunghezza media di circa 10 mm di colore verde metallico con riflessi bronzei sul dorso. Si contraddistinguono per 12 ciuffi di peli bianchi (5 ai lati dell’addome e 2 più ampi sulla parte terminale). La presenza di questi ciuffi bianchi permette di distinguere inconfondibilmente Popillia japonica dalla specie italiana Maggiolino degli orti (Phyllopertha horticola) e dalle altre specie di rutelidi italiani

    Chi vedesse esemplari come quelli raffigurati nella foto illustrativa è pregato di contattare tempestivamente l’ufficio del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza tel: 0523/571245 oppure via e-mail fitosanpiacenza@regione.emilia-romagna.it.

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